Il Counseling Umanistico Esistenziale: percorso culturale, storico, scientifico - Pagina 2


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Il Counseling Umanistico Esistenziale: percorso culturale, storico, scientifico
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Durante e dopo la prima Guerra Mondiale, il numero degli psicologi applicati, inizialmente impiegati nella selezione e nell’orientamento del personale militare, cresce enormemente, soprattutto negli Stati Uniti, superando rapidamente il numero degli psicologi dedicati alla ricerca pura. Anche in Europa sono somministrati test attitudinali ai soldati prima dell’invio in guerra, e nella loro ricollocazione dopo il conflitto a seguito di trauma psicologico da guerra.

È in questi anni che si inizia ad usare il termine counseling.


Negli anni 1920-30 in America si somministrano test di personalità attitudinali, per la comprensione dell’attitudine ad attività criminale, con l’uso della Scala Minnesota Test (verifica rapporti con la società), su tre scale: 1. nevrosi; 2. psicosi; 3. rapporti sociali (scala paziente antisociale).

Agli inizi degli anni 30’, lo psicologo statunitense Rollo May (1904-1944) conduce conferenze divulgative in America sulla pratica ancora poco conosciuta del counseling. Queste sue lezioni sono in seguito pubblicate nel libro The art of counseling (L’arte del counseling), il primo in America sull’argomento. Questo testo è ancora oggi considerato fondamentale nella formazione teorica ed esperienziale del counselor.

Sempre negli anni 30’, a seguito delle leggi razziali in Europa, gli psicoanalisti francesi si trasferiscono in Argentina, continuando il filone del movimento psicoanalitico; mentre altri psicoanalisti si stabiliscono nell’America del nord, dove dalla ricerca psicologica sperimentale si sviluppa il movimento comportamentista (detto anche behaviorismo, da behaviour, comportamento). Nello stesso tempo, in Europa si afferma il movimento psicoanalitico.

Negli anni 50’, dall’interazione tra il movimento comportamentista e analitico si sviluppa la psicologia umanistica (5), che in seguito prenderà indirizzi diversi quali: la logoterapia, la psicologia della Gestalt, lo psicodramma.

Nel 1951 Carl Rogers (1902 - 1987), pubblica il suo lavoro principale The client-centered therapy (La terapia centrata sul cliente), in cui formula la sua teoria di base che rappresenterà il fondamento del counseling umanistico esistenziale, e insieme a Rollo May e Abraham Maslow (1908-1970) è tra gli psicologi che maggiormente contribuiscono a fondare e diffondere la psicologia umanistica. Questa recepisce la filosofia esistenzialista affermatasi in Europa negli anni 1940, che considera l’essere umano nella scelta che compie, come artefice della propria vita. Il modello rogersiano non direttivo centrato sul cliente si distingue per la sua natura esistenzialista: pone la centralità della persona nel processo di affermazione della propria personalità; e per il carattere fenomenologico: ha una modalità di osservazione comportamentista che sospende il giudizio morale e considera la persona nelle scelte che questa opera nel qui e ora.



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