Foto di Rob van der Meijden da Pixabay
È il dono più autentico, di grande efficacia nell’immediato e persistente nella nostra memoria come risorsa inesauribile, fulcro da cui attingere energia, eppure lo concediamo con estrema parsimonia all’altro e a noi stessi: è il perdono.
Perdonare l’altro, gli altri, il mondo, noi stessi resta in noi scelta rara, frequentemente accompagnata da atteggiamento che conserva una qualche rigidità, un distacco, una sorta di latente pervicace censura, un giudizio che, soltanto sopito, riappare e si concretizza per una minima incomprensione e prontamente sminuisce, addirittura nega il perdono che avevamo dato (all’altro o a noi stessi), poco dopo averlo concesso riaprendo vecchie ferite interiori, antiche giustificazioni.