La gestalt a scuola [parte 8/10]

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La gestalt psicosociale ed i metodi di apprendimento

Nel ripercorrere la “storia della formazione” dagli anni 70 è possibile rintracciare alcuni cambiamenti decisivi che si hanno attorno alle 3 antinomie fondamentali:

  • accademismo – attivismo
  • contenuti – processi
  • strutturazione - destrutturazione

 

Ora anche se le metodologie didattiche “attive” costituiscono un'importante evoluzione nella storia dei metodi formativi, esse lasciano insoluti i problemi della concretezza e del trasferimento degli apprendimenti. In questo senso le domande da porsi sono le seguenti:

  • come colmare la distanza tra contenuti di apprendimento e contenuti del lavoro? Come conferire specificità e “applicabilità” anche agli apprendimenti che si riferiscono a dimensioni “trasversali”?
  • come si realizza il transfer degli apprendimenti? Come si passa da ciò che si apprende in aula all'utilizzo dell'apprendimento sul luogo di lavoro?

 

Diversi autori hanno proposto una ipotesi di risposta a queste domande elaborando una ulteriore distinzione tra attivismo e progettualismo la quale servirebbe ad istituire un rapporto di circolarità stretta tra simulazione e realtà, tra apprendere e agire, tra riflettere e fare.

 

“Nella direzione del progettualismo è possibile riconoscere ogni azione formativa che condivide i seguenti principi:

 

  1. la ricerca di una stretta (e vincolante) integrazione tra oggetti di conoscenza (contenuti di apprendimento) e soggetto che conosce
  2. la ricerca di una efficace identificazione tra contenuti di apprendimento e contenuti del lavoro (problemi “reali” non fittizi)
  3. il riferimento al soggetto come unità globale al di là di ogni determinazione di ruolo sia in riferimento al ruolo di allievo che al ruolo professionale
  4. l'orientamento delle finalità educative a condizioni di sviluppo, crescita, autonomia e autorealizzazione del soggetto

 

Il termine con cui si indica tale approccio pedagogico è self-development […] sia come sviluppo del sé (of self) che come sviluppo attraverso il sé (by self) nel senso della diretta e ipena responsabilità del soggetto”

 

Anche in tal caso, poi, possiamo chiederci: dove si colloca la metodologia della Gestalt Psicosociale? Su quali versanti delle precedenti opposizioni? Come gestisce le polarità? Può essere, in qualche modo, collocata appunto oppure, invece, costituisce un a metodologia nuova? E perchè?   

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