PARMENIDE [VI – V secolo) – Elea

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Parmenide è un innovatore e un pensatore rivoluzionario: con lui la cosmologia si trasforma in ontologia (teoria dell’essere). Egli distingue tre vie:

1) VERITA’ASSOLUTA DELLA RAGIONE

“L’essere è e non può non essere. Il non essere non è e non può essere”; non è possibile pensare/dire se non pensando e dicendo qualcosa.

Nell’impostazione di Parmenide il pensiero coincide con l’essere (non si tratta del principio di non contraddizione ma più esattamente Parmenide scopre tale principio nella sua valenza ontologica).

L’essere è ingenerato, incorruttibile, eterno. Immobile (se fosse generato sarebbe dovuto derivare da un non essere. Per questo non esiste un “prima” dell’essere.

2) DOXA FALLACE (SENSIBILE)

Nella misura in cui i sensi “attestano la parvenza” del movimento, del nascere e del perire… la sensibilità è responsabile degli errori riguardanti l’essere

3) DOXA PLAUSIBILE

Per dar conto della apparenze e dei fenomeni Parmenide riconosce delle “apparenze plausibili”: è vero che la realtà è un dinamismo di opposizioni (come voleva Eraclito ad esempio) ma l’errore fondamentale sta nel fatto di non riconoscere razionalmente che tali opposti sono, in realtà, inclusi nella superiore unità dell’essere e dunque che entrambi sono essere!

Ma ammesso ciò risulta che tutte le cose NON sono differenziate qualitativamente e quantitativamente: l’essere è uno, identico ed ogni cosa è immobilizzata nella presenza dell’essere

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