ZENONE [VI – V secolo) – Elea

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Con l’intenzione di difendere la teoria di Parmenide iniziò a confutare le tesi di quanti confutavano Parmenide. Zenone procede con la confutazione delle confutazioni mostrando che le confutazioni alla teoria parmenidea sono contradditorie (Zenone fonda il metodo DIALETTICO).

 

ARGOMENTO CONTRO IL MOVIMENTO

Zenone sostiene che ha ragione Parmenide: il movimento non esiste, infatti un corpo per raggiungere un punto dovrebbe prima raggiungere la metò del percorso e poi la metà della metà e cosi all’infinito (argomento della “dicotomia)

Cosi pure Achille non potrebbe raggiungere una tartaruga perché dovrebbe prima raggiungere i punti intermedi all’infinito

Argomento della freccia: abbiamo l’impressione che una freccia scoccata raggiunga il bersaglio ma….. in ogni istante del suo percorso la freccia occupa la stessa porzione di spazio il che significa che è in riposo.

E la molteplicità? Come mai ci sono tante cose mentre Parmenide sostiene che l’essere è uno? Zenone dice: la molteplicità significa tante unità ma “tante unità” è una contraddizione in termini dato che unità è una e una soltanto.

La ragione dà ragione a Parmenide a dispetto delle apparenze: il logos contesta l’esperienza proclamando la superiorità della propria legge

 

L’eleatismo consegna alla storia l’idea di un essere unico, immutabile, immobile (quale solo Dio potrebbe essere) e l’idea della falsità assoluta dell’esperienza sensibile

 

Il problema lasciato aperto e consegnato ai posteri sarà: come salvare ad un tempo le ragioni della ragione e le ragioni dell’esperienza?

Come conciliare l’essere e i fenomeni, la verità e l’apparenza?

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