Trovare e dare un senso alla propria vita


Trovare e dare un senso alla propria vita*

Foto di Gerd Altmann da Pixabay

 

         È  un  interrogativo  importante  e  assai  impegnativo,  così sottile  da  penetrare  con  precisione  chirurgica  nell’angolo  più riposto  di  noi  e,  dunque,  scomodo  e  in  totale  controtendenza rispetto alla vita che conduciamo, tanto da risulta fortemente imbarazzante, soprattutto in questo particolarissimo Presente in cui abbiamo progressivamente impoverito i nostri obiettivi, concentrati solo su problemi di “nuda vita” come filosofi e osservatori hanno definito la nostra realtà attuale.

Gradevole  e certamente propedeutica a costruire un più ampio campo di senso, è chiedersi: “Che senso voglio e posso dare a questa mia giornata?” Costruire, o forse solo abbozzare una  risposta  è  come  realizzare  una ricetta  veloce,  da  consumare  subito,  senza  pretese  o  sfide. 

È tuttavia domanda che può diventare il primo passo perché diventi nostra abitudine chiederci:  “Che  senso  ha  la  mia  vita?” .

Ricerchiamo  gli  ingredienti  e  verifichiamo  di  averli,  poi  ci occuperemo del procedimento. 

Nessuno al di fuori di sé stessi può scegliere quale senso dare alla propria giornata, così come alla propria vita.

Per iniziare. proponiamoci un breve esercizio (tempo: 5 o 10 minuti).

   

ESERCIZIO

Il senso di questa mia giornata

Trascrivo le mie 4 priorità, tra quelle indicate o altre scelte da me,  attribuendo a ciascuna un voto da 1(min)  a 10 (max) e annoto brevemente le mie riflessioni

 

  •  Dialogo 
  •  Collaborazione Adattabilità 
  •  Integrazione Inclusione 
  •  Disagio Handicap
  •  Mediazione - reciprocità
  •  Nuova prospettiva
  •  Importanza del mio ruolo: in famiglia, nella società, con gli amici...
  • Altro...
  •  Effetti dell’attribuzione di senso della mia giornata su di me
  •  Effetti dell’attribuzione di senso della mia giornata sulla mia vita di relazione
  • Altro...

Annoto: 

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Cordialissimamente

Giancarla Mandozzi

*Liberamente tratto da: Giancarla Mandozzi, Ascolto parole e silenzi, 2020

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