L'importanza dell' "Ascolto" nella relazione di counselling


fonte immagine http://it.wikipedia.org/wiki/File:Nuvola503.jpg

Counselling è un termine con cui si possono significare molteplici attitudini inerenti al “come stare all’interno di una relazione”.
Una di queste è l’ascolto. Ascoltare l’altra/o in una relazione Io-Tu si discosta dall’azione del solo udire, capire e tanto più interpretare.
L’ascolto è la modalità con cui io riesco a sintonizzare il mio sentire sullo stato emotivo ed espressivo dell’altra/o”, entrando in contatto empatico; accogliendo e riconoscendo il fatto ineluttabile che chi è di fronte a me esiste in tutta la sua complessità in quanto essere umano e persona.

 

Affinché, chi ascolta, possa disporsi in questa funzione ricettiva ed attiva è necessario sospendere il giudizio e pregiudizio ossia ciò che si ritiene essere giusto e cosa, sbagliato. Per il Counsellor l’esercizio di sospendere il giudizio è fondamentale e costante ed è alla base della sua esperienza di formazione. Per ascoltare e accogliere l’altra/o bisogna avere, principalmente l’intenzione di farlo ed essere preparati ad accettare che ciascuna persona ha una propria visione del mondo e differenti strumenti per interagire con esso.

C’è un’esperienza a me cara che credo abbiano fatto in molte/i, quella di stare sdraiati in compagnia a guardare le nuvole in cielo mentre con il vento cambiano forma. A ciascuno compaiono forme diverse, magari guardando anche la stessa nuvola. Non c’è una forma giusta e una sbagliata ci sono punti di vista diversi, bisogni diversi e diverse percezioni della stessa nuvola passeggera.

Se provate a lasciare per un attimo la vostra forma-nuvola, e seguite la percezione di chi vi sta vicino, cercando quello che l’altra/o vede, ad un certo punto, quando anche a voi compare la forma che vi è stata suggerita, state facendo l’esperienza dell’ascolto, guardate e sentite come e dove lei/lui sta guardando. Con questo voglio dire che ascoltare non significa rinunciare alla propria percezione, bensì permetterci di entrare nel mondo dell’altra/o riconoscendole/gli la dignità di esistere con i suoi punti di vista.

Una, tra le azioni del counsellor, è proprio quella di sostare con il cliente nella rappresentazione delle sue vicende di vita facendogli da cassa di risonanza a ciò che lei/lui vede e sente. L’ascolto permette al cliente di vedere meglio, in un determinato momento della sua vita, quella specifica difficoltà, dubbio o esperienza che l’ hanno spinto a fermarsi un attimo e a chiedere aiuto ad un counsellor. La cassa di risonanza del counsellor permette un silenzio prezioso che agisce come “un vuoto consapevole, pieno dell’ascoltare l’altra/o”.

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