Cerco le mie strategie, costruisco i miei progetti


 

Cerco le mie strategie, costruisco i miei progetti

Foto di Gerd Altmann da Pixabay

Se progetti

deliberatamente di essere meno 

di quello che sei capace di essere, 

allora ti avviso

che sarai infelice 

per il resto della tua vita.

Abraham Maslow [1]

 

Esemplifichiamo:  accettazione, sospensione del giudizio, dialogo.

È così, con tre parole, che si apre il mondo delle relazioni autentiche, delineato da eccellenti studiosi dell’animo umano, il mondo delle inaspettate e spesso ignorate risorse di ciascuno.  L’hanno definita già al suo nascere, negli anni settanta del secolo scorso, la terza via umanistica, sciolta dalla Psichiatria e dal Comportamentismo, libera da ogni necessità di diagnosi e indagine di patologie, incentrata sulla persona riconosciuta capace di agire per il proprio bene-essere. 

Nell’ambito della salutogenesi, in cui il concetto di salute, ben più ampio che assenza di malattia, indica il raggiungimento di un equilibrio fisico ed emozionale, soddisfazione di sé e del proprio ruolo, la terza via umanistica porta una ventata di ottimismo e fiducia nelle energie e risorse umane ed è il fondamento del counseling, relazione d’aiuto volta a far sì che la persona in difficoltà compia un percorso di autorealizzazione e avvicinamento al proprio sé.

Accettazione, sospensione del giudizio, dialogo si traducono in precisi comportamenti verso noi stessi e gli altri innescando un circolo virtuoso che rende efficace ogni relazione. Possiamo chiederci se queste potenti competenze hanno una comune origine, se è una dote innata o una abilità che necessita di allenamento continuo, e la risposta è che in fondo l’origine di ogni possibile bene-essere è sia dote che abilità, qualcuno la definisce arte: è l’ascolto, inteso come disponibilità verso noi stessi e verso il nostro interlocutore.   Che il bravo oratore debba saper ben parlare, abbia eloquenza per poter coinvolgere gli altri, è convinzione diffusa ma impropria. Le ottime qualità di un eccellente oratore dipendono da quanto egli sia capace di ascolto (della persona, del contesto, della situazione…di se stesso) in ogni sua forma (attivo, passivo, collaborativo, silenzioso…) e sempre autentico e congruente.

      Conosciamo bene quanto sia appagante per ciascuno di noi l’essere ascoltati, condizione che ci accade assai raramente e che noi stessi solo  eccezionalmente ci concediamo e concediamo all’altro. 

Cordialissimamente,

Giancarla Mandozzi



[1] A.Maslow , Motivazione e personalità, trad. it. E. Riverso, Roma, Armando Editore 2006; prima pubblicazione italiana Armando 1973; Motivation and Personality prima pubblicazione 1954, riveduta nel  1970, New York, Harper & Row

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