Alcuni ricercatori dell’Università della California, più precisamente a Berkeley, negli Stati Uniti, sono riusciti ad “entrare” nella corteccia cerebrale di una persona che stava osservando una immagine, catturandola e descrivendola. Lo hanno fatto tramite una Risonanza Magnetica Nucleare, i cui risultati sono stati elaborati con una nuova tecnica al computer, in grado di ricostruire, attraverso uno scanner ed un particolare programma, quello che gli occhi vedono nella realtà.
L’argomento afferisce a specifiche tecniche di brain imaging, che forniscono ai medici ed ai ricercatori importanti strumenti per indagare la struttura e le funzioni del cervello in azione. Già utilizzate per studiare a fondo le emozioni, il linguaggio e la percezione, ma anche per monitorare l’Alzheimer ed il Parkinson: ma in futuro – queste tecniche – si potranno usare anche per leggere il pensiero, per svelare le intenzioni o per smascherare chi mente? E’ uno scenario affascinante quanto pericoloso, ricco di insidie. Alcuni scienziati hanno trattato questi esperimenti dove è stata provata la similitudine nelle reazioni cerebrali dei soggetti interessati. Lo studio delle attività delle varie aree cerebrali, porta alla considerazione che ogni area reagisce ad un determinato sintomo o stimolo. Pertanto, la lettura della mente potrebbe diventare un argomento spinoso da un punto di vista etico, però questa ricerca è vista da molti scienziati, anche da quelli italiani, come una possibile strada per studiare e per capire il cervello oltre i limiti attuali.
Lorenzo Lorusso
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