Il centro dell’ESSERE


C’è un errore di fondo nella definizione di identità dell’essere umano e cioè di credere di essere integro e centrato nella sua essenza. E fino a quando è convinto di ciò purtroppo rimarrà impigliato tra le sue contraddizioni, incertezze e desideri.
Quindi il primo passaggio forte e utile da fare è riconoscere di essere un mix di intelligenza logica, emozioni e sensazioni. E che il suo equilibrio avviene nel momento in cui questi tre puledri di pura razza saranno in sinergia tra loro e che non prendano direzioni diverse come fanno adesso.
 

Ma come si fa ad ottenere questo visto che noi siamo stati abituati ad ascoltare le convenzioni, le regole sociali e a controllare le emozioni e le sensazioni?
Semplicemente ritrovando il vero centro dell’essere.
Per fare ciò, ovviamente, è necessario aprirsi ad un percorso di consapevolezza fatto di meditazione e di alfabetizzazione emotiva pulita.

 

Purtroppo non è facile perché la mente non vuole perdere il suo dominio e quindi sabota tutto ciò.
Allora bisogna innanzitutto spiegare alla mente che non vogliamo scacciarla ma darle solo il giusto valore (anche rilassarla di tutte le sue preoccupazioni) e integrare la saggezza delle emozioni e la sagacia delle sensazioni per cercare un TUTTO più armonico ed equilibrato.
 

Fatto ciò ci apriamo al mondo meditativo utilizzando in particolar modo le meditazioni dinamiche. Si chiamano così perché non sono statiche ma c’è l’aggiunta della danza del corpo che distrae la mente e che porta la persona a prendere maggiore contatto con se stessa. E qui incomincia una scelta delle meditazioni dinamiche. Il lavoro sara’ lento e graduale.
 

Inizierei con i 5 ritmi di Gabriel Roth (per avere un primo contatto con i diversi tipi di respirazione(toracica, diaframmatica, verso il basso e verso l’alto) e con le diverse energie (acqua, terra, aria e fuoco e maschile, femminile) e con le meditazioni-visualizzazioni.
 

Poi incomincerei con una pulizia dei chackra che sono centri energetici dentro di noi e aprirmi alla Kundalini e alla Vipassana.
Quando ci si incomincia a prendere una certa confidenza ci orientiamo verso la Dinamica (dove mostriamo la nostra rabbia, dolore , pazzia ecc..) e in contemporanea rafforziamo la Vipassana..
 

In seguito aprirsi al Chackra del cuore e alla pulizia ed energizzazione dell’energia vitale.
In contemporanea ci sarà un lavoro sulle emozioni (con il Gibberish o semplicemente prendendone consapevolezza), sui pensieri limitanti e critici nei riguardi degli altri o su stessi.
 

In questo modo si riesce a raggiungere il vuoto interiore dentro di noi che è il VERO CENTRO dell’essere umano. In questo spazio saremo in grado di SENTIRE e di RICONOSCERE tutti i nostri livelli per poter SCEGLIERE LIBERAMENTE E CONSAPEVOLMENTE.

Counselor.anni Scuola triennale
Docente Gianna Maria Pesce Frieri

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