E' tutta questione di relazione (?)


relazione 

Le relazioni da sempre rispondono ad una mia inclinazione personale di ascolto e di accoglienza delle storie, e a volte del disagio e delle difficoltà che amici, parenti e conoscenti prima e clienti oggi, mi raccontano. Trovo che l’ascolto dell’altro sia un’attitudine e una competenza delicata e al tempo stesso profonda.  Ascolto significa per me essere lì con l’altro con tutta me stessa, lì con la mia mente, con le mie emozioni e con il mio corpo. Anche il corpo ascolta! anzi nel tempo ho sviluppato un’attenzione sempre più accurata del canale corporeo: cosa sento nel corpo? Mi irrigidisco davanti a queste parole? Mi si chiude lo stomaco? Mi sento bloccata in qualche parte? Un canale spesso poco utilizzato eppure così prezioso. Osservare il corpo della persona che mi parla è un aspetto per me altrettanto importante: cosa mi dice il suo corpo? La sua gestualità, i suoi occhi, l’espressione del suo viso?

Considero il corpo intrinsecamente legato anche all’empatia: è una “sensazione” che in passato ritenevo spiacevole, non sempre è bello sentire quello che sente l’altro! Oggi ne vedo le potenzialità. Se sono sgombra e libera, posso SENTIRE, cosa l’altro mi sta dicendo. Non capire ma sentire. Sentire la sua tristezza, la sua preoccupazione, sentire che quello che mi sta dicendo lo entusiasma. E’ come se il mio corpo fungesse un po' da cassa di risonanza ecco! E’ bello ma bisogna saper staccare l’amplificatore ogni tanto!

In questi anni ho lavorato in diversi ruoli e ambiti in cui ho applicato in modo centrale o complementare le mie competenze di Counselling, come coordinatrice di un ente no-profit, come consulente, come formatrice, come operatrice di Sportello e come insegnante. Sono entrata in contatto con diversi tipi di persone: adulti, adolescenti, bambini e anziani.

E mi colpisce sempre vedere come in tutte le esperienze che vivo o che semplicemente osservo, l’aspetto relazionale sia una questione centrale. Tutto quello che viviamo, dalla relazione con i nostri famigliari, alla relazione con i colleghi, con i superiori, con gli utenti, con i clienti ha a che fare con la modalità con cui ci esprimiamo. L’Analisi Transazionale in questo mi è stata di grande aiuto nella comprensione e nella lettura di cosa succede intorno e dentro di me. La comprensione, o come piace chiamarla a noi, la consapevolezza è per me una risorsa fondamentale per il cambiamento.

Possiamo cambiare!

A volte rifletto su quello che succede tra due persone accanto a me, nel mio quartiere, nella mia città o nella società in cui vivo e spesso vedo malessere. Forse perché è nella mia natura, o perché per me è importante, o perché è il mio lavoro, ma mi chiedo: come sarebbe se cambiassimo modalità di relazione? Se avessimo delle alternative e potessimo metterle in pratica?

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