Sulla mediazione familiare


mediazione familiare

La mediazione familiare di base è una procedura extragiudiziale, volontaria e confidenziale creata con lo scopo di risolvere i conflitti interni ed i problemi familiari stessi. Il mediatore non ha potere decisionale. Egli informa, orienta, raccomanda e aiuta le diverse parti in conflitto a facilitare un dialogo fluido. Inoltre, la mediazione familiare è una procedura per la cooperazione e la prevenzione, che mira alla proposta di soluzioni e risoluzione dei conflitti, tra due o più membri della stessa famiglia. Oltre a ciò, la mediazione come processo di cooperazione fondamentale deve aprire una via di comunicazione e di dialogo positivo e costruttivo tra i diversi membri del nucleo familiare stesso. Spetta difatti al mediatore facilitare la possibilità di raggiungere accordi basati sul consenso di tutta la famiglia. La mediazione familiare può avere una portata maggiore e, perciò, espandersi a nonni, zii, cugini, suoceri e figli adottivi. Anche se nella maggior parte dei casi la mediazione è indirizzata a coppie o sposati con prole, i casi trattabili sono variabili. Perché sia professionale, la mediazione familiare deve necessariamente avere le seguenti caratteristiche:  dialogo fluido, rispetto, riservatezza, rafforzamento delle relazioni affettive, agevolazione della comunicazione, definizione di orientamenti per il futuro, intesa, proposte di soluzioni, definizione di accordi definitivi.  Nonostante non fornisca assistenza nel senso di consulenza su questioni giuridiche, è fondamentale per il professionista conoscere le diverse leggi in materia e procedure vigenti, affinché l’utenza possa essere soddisfatta appieno.

Dr. Francesco Mappa

 

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