Il Counseling Motivazionale con gli adolescenti

Inviato da Antonio Bimbo

Counseling con adolescentiIntroduzione.

Una professione difficile quella di genitore. E lo diviene ancora di più quando i figli sono adolescenti. Ragazzi in viaggio verso se stessi. Ragazzi che sanno stupire, ferire, perdersi e ritrovarsi a modo loro, che vogliono amore ed essere amati, che sanno pretendere, abbandonare e ricriminare. Ragazzi e ragazze insoddisfatti, curiosi, irriverenti, testardi e diffidenti, vogliosi e timorosi di provare, magari di sbagliare o di farsi abbagliare. Ragazzi, a volte, tristi e disperati, che, quasi sempre, sanno crescere e cambiare.
Le domande ricorrenti che ci pongono molti genitori in situazioni difficili sono:
  • "quali sono i motivi del comportamento di nostro figlio?"
  • “cosa ci può aiutare?”
Il Counseling Motivazionale.
L’efficacia del Counseling Motivazionale con gli adolescenti si spiega nelle caratteristiche del suo metodo che usa l’ascolto, la riflessività, l’empatia, le domande aperte, lavora sull’ambivalenza, la frattura interiore, l’autoefficacia, evita le dispute e i consigli dell’esperto. Nei nostri interventi abbiamo incontrato anche ragazzi particolarmente silenziosi o distratti. In questi casi le domande aperte non sono sempre sufficienti per avviare il dialogo. Il Counseling Motivazionale, con l’utilizzo dell’ascolto riflessivo, è di particolare aiuto anche per i ragazzi meno loquaci. Naturalmente gli insegnanti, gli animatori o i genitori devono essere preparati a facilitare la relazione con gli adolescenti.
Vediamo qualche esempio, puntando il focus sulla relazione genitori – figli adolescenti.
 
Stili relazionali che
aumentano le incomprensioni
e i conflitti
 
Perché il counseling motivazionale può avere rilevanza rispetto alla relazione con gli adolescenti:
perché l’adolescenza è diventata (… è sempre stata …) “… un campo di battaglia
per scontri tra genitori e giovani”.
 
In questi rapporti ci sono stili di relazione
  • che inaspriscono le relazioni, favoriscono l’ergersi di resistenze e difese, e come risultato, diminuiscono la tendenza all’ascolto, al considerare quanto l’altro dice
e altri stili
  • che facilitano le relazioni, diminuiscono l’espressione di difese e resistenze e in definitiva favoriscono movimenti verso l’elaborazione
 

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Antonio Bimbo
counselor e trainer del Counseling Motivazionale,
direttore Scuola Italiana di Counseling Motivazionale, sede di Ferrara

 

1 A.Bimbo,Togliersi il fumo dagli occhi, in Itaca, n. 19/20, Roma, 2003, pp. 50-56.
Ibidem, Per Bacco, nati due volte, Ricerca sui vissuti legati al consumo di alcol negli studenti, in Sestante, n. 24, Cesena, 2005, pp. 24-27.
G. P. Guelfi, M. Scaglia, V. Spiller, Elementi di valutazione della motivazione, in “La diagnosi nei disturbi da uso di sostanze”, Franco Angeli, MI, 2001, pp. 267-280.
 

 

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