Il teatro e la relazione d'aiuto (seconda parte)


maschere teatro 2"Non è il teatro che è necessario, ma

assolutamente qualcos’altro. Superare le frontiere tra me e te: arrivare ad

incontrarti per non perderti più tra la folla, né tra le parole, né tra le

dichiarazioni, né tra le idee graziosamente precisate, rinunciare alla paura

ed alla vergogna alle quali mi costringono i tuoi occhi appena gli sono

accessibile “tutto intiero”. Non nascondermi più, essere quello che sono.

Almeno qualche minuto, dieci minuti, venti minuti, un’ora. Trovare un

luogo dove tale essere in comune sia possibile…”

Jerzy Grotowski

1 - Il teatro è un luogo dove poter riscrivere il proprio copione L'individuo, che nella vita indossa la maschera per soddisfare le aspettative delle autorità interne ed esterne, scopre sulla scena , attraverso la molteplicità delle proprie possibilità espressive, quella che più avvicina il proprio sè al proprio essere.

2 - L'esperienza teatrale è un'occasione per imparare l'ascolto e l'accoglienza verso l'altro. Agire sulla scena richiede un'estrema coordinazione con gli altri. In teatro è' necessario spostare l'attenzione da sè stessi a quanto gli altri fanno e dicono, cioè bisogna essere attenti e consapevoli di ciò che accade; nell'improvvisazione ad esempio è importante raccogliere "le offerte" dell'immaginazione altrui e non rimanere ancorati a ciò che si aveva in mente. In tal senso

3 -Lo spazio scenico rappresenta simbolicamente lo spazio sociale, dunque saper stare sulla scena significa sapersi prendere il proprio spazio nella vita, sentirsi padroni del proprio spazio e dunque di se stessi.

4 - Il teatro è il luogo in cui alcuni aspetti di sé hanno occasione di manifestarsi, di venire considerati senza giudizio e di poter essere consapevolizzati. L'interpretazione di un personaggio, adeguatamente scelto, può essere talvolta la via per ritrovare una risorsa dimenticata o inesplorata.

5 - Per improvvisare bisogna “muoversi leggeri come funamboli sulla sottile fune del qui e ora”. In teatro il rispetto della legge del qui e ora è necessario e indispensabile; nello svolgimento di una perfomance teatrale è l'unico parametro di riferimento, il resto non conta.

6 - Il teatro mette in primo piano il corpo e il inguaggio: gli aspetti profondi di un essere umano scritti nelle movenze del corpo sono dunque una finestra sull'inconscio tanto quanto il sogno. In un laboratorio teatrale è possibile analizzare i blocchi corporei e creare le condizioni affinché siano superati considerando che le resistenze al cambiamento sono innanzitutto resistenze fisiche.

7 - L'esperienza teatrale crea continue occasioni di creascita a vari livelli e su questo percorso ciascuno può ritrovare il proprio passaggio critico e viverlo più volte, per scoprire soluzioni personali favorevoli alla crescita personale[1].




[1] Claudio Merini - Improvvisare per esserci – Impronte n 4 2001 www.teatroterapia.org

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