Il ruolo della filosofia nell'educazione

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La Philosophy for Children  ovvero“Il gruppo come Comunità di Ricerca”

CHE COS’E’

  • Diversamente da quello che la locuzione tradotta indicherebbe, NON E’ UN CORSO DI FILOSOFIA reso adatto ai bambini.
  • E’ un curricolo pedagogico-filosofico e didattico, che offre l’opportunità di filosofare anche a chi, per età o per conoscenze strettamente filosofiche, potrebbe considerarsi fuori da questa esperienza.


La Philosophy for Children NON SI PREFIGGE L’INSEGNAMENTO disciplinare della filosofia, ma pone come suo obiettivo l’apprendere a filosofare quale metodologia per lo sviluppo di abilità di ragionamento concernenti, in particolare, la dimensione metacognitiva e le competenze meta-linguistiche. In questo senso il curricolo rappresenta a pieno titolo un modello didattico di EDUCAZIONE AL PENSIERO (ma nello stesso tempo è in grado di agire anche sulle abilità emotive, affettive e sociali in genere, ponendosi a pieno diritto come strumento di educazione civile e morale).

L’autore del curricolo è il filosofo statunitense Mattew Lipman, professore di logica all’università di Montclair, nel New Jersey; già allievo di Dewey, egli lo elaborò agli inizi degli anni Settanta, offrendo un esempio dell’APPLICAZIONE DELLA RICERCA ALL’EDUCAZIONE: che ruolo, che importanza ha/può avere la ricerca nell’educazione? Come può influire sull’educazione?

Attraverso questo percorso gli alunni esplorano varie aree disciplinari (in che modo?)
-    Riflettendo autonomamente,
-    Diventando ricercatori che indagano attivamente
-    Domandando instancabilmente
-    Facendo attenzione a quelle connessioni e differenze non ancora percepite ed esplorate (sempre più pronti e disponibili a confrontare, analizzare, ipotizzare, sperimentare, osservare, verificare, falsificare)

•     “Filosofare”  indica, pertanto, il processo (non il prodotto, rappresentato dalle filosofie sui manuali), che determina un apprendimento riflessivo dei contenuti, attivo e non passivo o semplicemente mnemonico.
•    Per l’autore, il “filosofare” è un modello di EDUCAZIONE PER IL FUTURO, in grado di rispondere adeguatamente ad una società sempre più complessa e in costante mutamento: “EDUCAZIONE DEL PENSIERO COMPLESSO” (sintesi di pensiero logico + pensiero creativo + caring, ossia assunzione d’impegno valoriale-affettivo).
•    Il pensiero complesso si realizza nella METACOGNIZIONE, intesa come

A)    Riflessione sulle procedure via via utilizzate
B)    Capacità di controllo dei processi in corso
Il pensiero complesso implica lo sviluppo e l'esercizio  nel Pensiero critico (1) - nel Pensiero Creativo (2) - nel Pensiero Valoriale (3
 

1) Nell’attività di filosofia con i bambini si inferisce che i bambini stanno pensando criticamente quando mostrano:

·        Consapevolezza dei criteri(principi/valori) adottati nell’elaborazione del giudizio. I criteri si presentano in forme e grandezze diverse: possono essere leggi, standard, specificazioni, norme, principi, ideali, obiettivi, test, metodi o procedure e riguardano la consistenza, la rilevanza, la precisione, l’accettabilità, la sufficienza;

·        Sensibilità al contesto: ciò che si manifesta come un buon giudizio in un contesto può apparire come un pessimo giudizio in altri contesti. Si tratta di una procedura che dà importanza alle sfumature, agli aspetti salienti di questa particolare situazione; che coglie le circostanze eccezionali, i limiti particolari, i modelli complessivi, le prove atipiche e la possibilità che alcuni significati non si traducano da un contesto ad un altro;

·        Auto-correttività: capacità di rilevare gli errori nel proprio pensiero e in quello degli altri, di riconoscere le cattive inferenze, le incoerenze, gli errori logici, le assunzioni scorrette, di problematizzare le analogie utilizzate dai compagni, di essere aperti al fallibilismo riconoscendo la propria visione come prospettica e falsificabile.

 

2) Nell’attività di filosofia con i bambini si inferisce che i bambini stanno pensando creativamente quando utilizzano l’elemento:

Immaginativo= provocatorio, brillante, immaginario, appassionato, fantasioso;

·        Olistico= auto-trascendente, unificato, concordante, integrato, coerente, regolato, organico;

·        Inventivo= sperimentale, sorprendente, originale, innovativo, indagatore, nuovo, indipendente, adogmatico;

·        Generativo= maieutico, produttivo, fecondo, vantaggioso, fertile, controverso, stimolante.

 

Quando pensiamo al pensiero creativo di solito viene in mente l’arte ma si dovrebbe pensare anche alla scienza: che ne sarebbe della scienza senza il pensiero ipotetico, controfattuale, metaforico? Che ne sarebbe del diritto senza il pensiero speculativo? Dove sarebbero le domande etiche e sociali senza la scoperta e la creazione di forme nuove, senza simboli, miti, modelli sui quali poter costruire una nuova società? Il nostro pensiero fantastico determina in molti modi il nostro pensiero futuro (Sharp, 1986).

3) Nell’attività di filosofia con i bambini si inferisce che i bambini stanno pensando valorialmente quando utilizzano la modalità/dimensione:

·        Elogiativa: apprezzamento, stima, celebrazione, cura, ammirazione, rispetto, protezione, elogio;

·        Attiva: organizzazione, partecipazione, direzione, esecuzione, costruzione, contribuzione;

·        Normativa: richiesta, cortesia, cogenza, adeguatezza, rispetto, pretesa, attesa;

·        Affettiva: predilezione, affettività, negoziazione, appoggio, amicizia, incoraggiamento;

·        Empatica: considerazione, compassione, cura, simpatia, premura, consapevolezza dei propri doveri, sincerità, immaginazione.

 

Quando si chiede ad una persona cosa le importa, cosa è davvero importante per lei, la sua risposta consisterà in ciò che lei ritiene abbia valore. Il pensiero valoriale però non è solo una condizione causale del pensiero, ma può, invece, essere vista come una modalità/dimensione del pensiero stesso. Senza il pensiero valoriale il pensiero è senza valutazione ed è probabile che, in tal modo, si avvicini alle situazioni/questioni con poca cura o preoccupazione per le conseguenze dei propri giudizi, per come esse possono toccare gli altri e la natura.

 

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