Il counseling per obiettivi


Ci vuole davvero un aiuto per raggiungere i nostri obiettivi?
Dipende: c’è chi li ha sempre raggiunti, ha successo professionale o personale …eppure ad un certo punto della vita ognuno di noi si trova davanti ad una strana sensazione.
Ci sentiamo poco efficaci. Qualche area sfugge dal nostro controllo.
E per fortuna, aggiungo io, specie per quelli di noi che sono abituati a organizzare anche le colonie di formiche della propria casa.
Appoggiarsi ad un esperto in questi particolari momenti della vita è un sollievo. Perché?
Perché intanto facciamo quello che non siamo abituati a fare: appoggiarci. Chiedere aiuto appunto, farci sostenere, per un periodo limitato certo e in un area circoscritta, per ripartire con più convinzione, motivazione, forza e ritrovare appunto l’efficacia delle nostre azioni.
A meno che…ad un certo punto ci prendiamo pure gusto nel farci sostenere e nell’apprendere nuove cose.
A far lavorare l’istinto se di solito lavoriamo con l’intelletto o viceversa.

 

Per questo i libri ci aiutano ma fino ad un certo punto: quello che avviene nella relazione è un esperienza.
Idem con quelli che chiamiamo corsi o laboratori esperenziali.
Il prossimo laboratorio in programma (fine maggio ndr) è proprio per avere nuovi strumenti per focalizzare la nostra visione, i nostri obiettivi di vita, lo stato delle cose, a che punto siamo con il loro raggiungimento?
Nella nostra società competitiva siamo così abituati a continuare a spingere e sempre di più spingere sull’acceleratore che non ci rendiamo neanche più il sacrosanto diritto e soddisfazione di festeggiare i successi.

E tu hai festeggiato i tuoi?

Ma vediamo quali passi possiamo compiere dalla definizione dell’obiettivo al suo raggiungimento.

Il primo passo è SPECIFICARE l’ obiettivo in forma affermativa.
Troppo spesso infatti esprimiamo il negativo, cosa NON vogliamo.
Poi definiamo una dimensione dell’obiettivo, ovvero che sia Misurabile.
Un progetto ti spaventa perché troppo importante, grande, a lunga scadenza ed impegnativo?
Ridimensionalo in parti più piccole, frazionate.

Così ogni giorno potrai impegnarti in una singola attività, in maniera costante piuttosto che restare inattivo senza sapere da dove cominciare.
Allo stesso modo se l’obiettivo ti sembra troppo piccolo per essere motivante, ridimensionalo in uno più grande.
Molte persone si perdono proprio qui: immaginate ad esempio una dieta.
Cosa succede se ti dicono di dover perdere 20 chili?
Cosa invece se ti dicono che perdere 500 grammi la settimana?

Questo obiettivo è Attraente, interessante, motivante per me? 
Se sì posso passare all’Azione, agire per raggiungerlo.
Altrimenti meglio prendere atto che mi piace solo parlarne, immaginarlo, sognarlo ma è un passatempo piacevole cos’ì com’è e così voglio lasciarlo.
Non ho nessuna intenzione di realizzarlo veramente, di muovermi e darmi da fare in prima persona per raggiungerlo.
L’esempio della dieta aiuta molto a comprendere: sono io in prima persona che posso impegnarmi o meno nella dieta. Nessun altro.

Certo qualcuno potrà Aiutarmi, ad esempio il mio compagno che accetta di fare la dieta con me, o mia suocera che non insiste per farmi mangiare il dolce, chi mi appoggia in questo obiettivo senza demolirlo.
Come? Con frasi killer del tipo: chi te lo fa fare, tanto li riprendi tutti, ormai sei così …
Circondati di chi ti sostiene accanto, che ti sostiene...

E dopo la S, la M, la A eccoci alla R di Realistico, ossia un obiettivo che tiene conto delle Risorse a disposizione, mezzi, strumenti e azioni; limiti ed opportunità personali e dell’ambiente.
Voler diventare una ballerina a quaranta anni è irrealistico.
Coltivare il proprio interesse per la danza attraverso corsi ed occasioni di ballo è un obiettivo realistico.

Un ultima lettera: la T di Tempificabile.
Mettici un punto temporale, una scadenza indicativa a lungo termine come ad es.: "Entro un anno perderò venti chili”, oppure una serie di scadenze successive a breve termine, "Entro il 15 c.m. perderò un chilo".
Sicuramente hai una tua preferenza, che magari ti porta a lavorare tantissimo in prossimità delle scadenze e quasi niente lontano dalle scadenze.

Le lettere compongono l’acronimo SMART.
Puoi metterlo subito in pratica per gli obiettivi personali o professionali.
BE SMART!

 

 

L’autrice
dott.ssa PAOLA BONAVOLONTA'
Counselor ad approccio umanistico integrato.
Formatore e consulente di corsi esperenziali sul marketing e self marketing, comunicazione, team building, empowerment, sviluppo di competenze, time management, problem solving, presentazioni efficaci con metodologia interattiva e laboratori esperienziali.
Ha collaborato con:
Università degli Studi “LA SAPIENZA”, Collegio IPASVI ( Infermieri Professionali, Assistenti Sanitari e Vigilatrici di Infanzia), Provincia di Roma, IAL- Ente di Formazione Professionale del Lazio, Tils - Telecom Italia Learning Services, Istituto Hoffmann Italia.
Laureata con lode in Economia e Commercio, ha ricoperto ruoli di marketing manager in multinazionali quali Colgate Palmolive, L’Oreal, Revlon in Italia e negli Stati Uniti.
Formazione Post Universitaria: Master triennale in Gestalt Counseling Professionale, Master triennale in Artcounseling, Master Practitioner in PNL – Programmazione Neurolinguistica; Hoffman Quadrinity Process, Avatar, Costellazioni Familiari, Formazione del Se, Videocounseling, Dancecounseling, Laboratorio di Voce e teatro delle emozioni.

http://www.energiacreativa.org/
http://counseling.style.it/

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