VITTIME O MANIPOLATORI?


vittime o manipolatori

Il vittimismo cronico è tipico delle persone infelici che sanno solo lamentarsi e incolpare gli altri.

Le persone che non si prendono la responsabilità a 360° spesso appaiono come vittime. Ma lo sono veramente?

Chi nella vita per un momento non ha fatto la vittima? Tutti noi credo in qualche modo ci siamo atteggiati da vittima proprio per l’incapacità di prenderci le giuste responsabilità. Non riuscendolo a fare, abbiamo iniziato a dare colpa alla famiglia, alla scuola, alla società, ai genitori, al marito, alla moglie e ai figli. In quel momento non essendo nella consapevolezza di chiederci come mai ci fosse accaduto questo o quello, abbiamo preferito incolpare gli altri per le nostre mancanze. Quindi, tutti, prima o poi cadono nel vittimismo. Ma abbiamo il libero arbitrio e quando una piccola fiammella illumina l’intelligenza, la coscienza si risveglia. Così ci guardiamo indietro e facciamo un piccolo esame di coscienza. Questo rientra nella normale routine di tutti i giorni. Se non siamo centrati, cadiamo nel vittimismo, ma poi ci rialziamo. Questo accade a chi ha la giusta consapevolezza, chi sa che siamo noi gli artefici del nostro destino. Ci sono però persone che per qualsiasi motivo che non stiamo ad elencare è vittima del suo stesso vittimismo.

 

Poiché la mente è portata ad una coazione a ripetere, se perdiamo di vista il controllo, non lo riprendiamo più. L’ego si rafforza e vuole avere a tutti i costi le sue ragioni. Se iniziamo a non prenderci le nostre responsabilità e continuiamo su questo percorso, ecco trasformarci in vittime. Il vittimismo diventa la loro personalità, il loro modo di essere. Il loro atteggiamento diventa inconscio e il loro vittimismo sarà la base di continue lamentele, di proteste, di insoddisfazioni. Emettendo questo tipo di frequenza attireranno su di loro solo avvenimenti negativi. Ecco il famoso vittimismo cronico, un vero e proprio disturbo della personalità.

Vittimismo e pessimismo vanno di pari passo. Questo modo di affrontare la vita può portare conseguenze più negative. In molti casi, una persona così alimenterà una serie di cattivi sentimenti, come la rabbia o il risentimento, che possono degenerare in un vittimismo aggressivo. La vittima aggressiva non solo dà la colpa agli altri ma può anche avere un comportamento violento nei confronti delle persone considerate colpevoli.

La realtà percepita da queste persone è naturalmente distorta. Vedono con gli occhi della rabbia e della frustrazione, credendo che il mondo ce l’abbia con loro. Tutto è contro di loro: cose, persone e accadimenti. Come se tutti si fossero alleati per farli stare male. Tendono a pensare che i momenti negativi dipendano da cause esterne alla loro volontà. Cadendo nel baratro del potente vittimismo finiscono per non apprezzare le cose belle e positive della vita.

Il lamento costante li rinforza. Passano le ore a lamentarsi senza accorgersi che così peggiorano la loro situazione. Sono annebbiate così tanto dal loro comportamento inconscio che ormai sono vittime vere e proprie e cercano di attirare su se stesse l’attenzione degli altri.

Non sono in grado di chiedere aiuto a nessuno, si lamentano solo della loro sfortuna di imbattersi in situazioni indesiderabili. Questa non è altro che una ricerca inconscia di attenzione e protagonismo. Il loro obiettivo è trovare colpevoli non risolvere la situazione. Lo stato di vittima permanente è anche molto associato a un atteggiamento diffidente. Credono che gli altri siano sempre mossi dai propri interessi e agiscano in malafede contro di loro.

Il ricatto emotivo è l’ultima delle strategie più utilizzate dalle vittime croniche. Quando conoscono bene le virtù e i difetti del loro “avversario”, non esitano a manipolare le loro emozioni per cercare di farla franca e mostrarsi vittima. Le vittime croniche hanno una grande capacità di riconoscere le emozioni e usano i dubbi e le debolezze delle altre persone a proprio vantaggio.

Da vittime passano a carnefici, diventando dei veri e propri manipolatori.

I manipolatori hanno la capacità di farti sentire obbligato a giustificarli o ad aiutarli. I manipolatori si lamentano affermando di non essere amati, di non essere compresi, di sentirsi perseguitati, cecando compassione. Facendo forza su ciò ottengono quello che vogliono e rafforzando la loro posizione di vittime e insieme di carnefici.

I manipolatori sono persone egoiste e usano diversi metodi per attrarre l’altro, per esempio alimentando le sue speranze. Si mostrano sempre per come non sono poiché la loro vita è basata sulla menzogna. Riescono a rigirare la frittata più volte senza che l’altro se ne accorga. Coprono di elogi gli altri per poi sbattere loro in faccia la totale colpevolezza per qualsivoglia accadimento. I manipolatori hanno sempre ragione, gli altri hanno sempre torto.

Se non riusciamo a gestire queste personalità e non abbiamo il giusto distacco emotivo è meglio prendere le distanza poiché possono rendere la vita impossibile a chi li circonda.

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