Facciamo un viaggio nel tempo! Il Counseling e l'utilità della biografia

Inviato da Sigrid Hafner

 

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Chi si occupa della propria biografia giunge quasi sicuramente ad un filo rosso, individua un tesoro, o riconosce forze personali che possono aiutare a risolvere la crisi del presente. Ogni esperienza negativa racconta anche di noi stessi e offre la possibilità di conoscersi meglio. Spesso, infatti, ci chiediamo perché succedono sempre le stesse cose, e abbiamo la sensazione di non avere nessun tipo di influenza o controllo sugli eventi. Un’analisi della propria biografia può aiutare a trovare le cause, a comprendere meglio la propria vita e a fare pace con il passato. I vissuti negativi del passato possono provocare sofferenza e difficoltà anche dopo molto tempo se non sono riconosciute o accettate le emozioni correlate, come p. es. il senso di colpa che ci comunica di dover dare qualcosa a qualcuno, oppure la gelosia, una reazione negativa alla possibilità di essere sostituibili. Normalmente reagiamo al disagio con strategie di difesa automatica per proteggere l’io: le emozioni avverse vengono rimosse, attribuite a eventi esterni, ri-etichettati o semplicemente negate.

Le strategie difensive bloccano ciò che non riusciamo ad ammettere, ma questo tipo di azione richiede molta energia e può comportare sintomi psichici e fisici, come p. es. l’ansia, la difficoltà a concentrarsi, l’eccessiva stanchezza, problemi digestivi e circolatori, difficoltà legati al sonno, vertigini o mancanza di appetito. Esistono molti modi per fare pace con il passato e sciogliere i conflitti: a volte basta affidarsi ad un amico, altre volte invece serve una terapia. Inoltre può succedere che le cose in sospeso siano legate a un’altra persona o a un oggetto che non vogliamo perdere. Una biografia può renderci consapevoli di schemi comportamentali tendenti al “trattenere” o “possedere” eccessivamente cose o persone. Anche queste azioni di bloccaggio richiedono un notevole investimento energetico e appesantiscono il naturale percorso di vita. È importante essere in grado di lasciar andare. Soren Kierkegaard (filosofo danese, 1813-1855) disse "La vita si può capire solo all'indietro, ma va vissuta in avanti", e anche se appare difficile credere che sconfitte o situazioni critiche possano avere aspetti positivi, ripercorrere attentamente la propria biografia e osservarla da lontano conduce al riconoscimento di opportunità, vantaggi e a una nuova comprensione.  Mettersi alla ricerca dell’altra parte della medaglia significa guidare e appoggiare lo sguardo anche sul lato positivo: identificare “l’utilità della sfortuna” influenza positivamente l’atteggiamento verso l’evento stesso e migliora la qualità della vita in generale.   Esercizio Prendi un foglio sufficientemente grande e traccia una linea di tempo che rappresenti gli anni della tua vita. Suddividila cronologicamente come da nostro esempio nella foto con un salto temporale di 10, oppure 5 anni. Riporta su di essa gli alti e i bassi della tua vita attraverso simboli: p.es. un cuore per rappresentare un innamoramento importante, un fulmine per una crisi o separazioni, un sole per i momenti fortunati e felici e così via. Se vuoi, puoi anche usare colori diversi per i vari settori della vita, famiglia/amici (rosso), lavoro/riconoscimenti (verde), soddisfazioni (giallo). Gli alti e bassi dei tuoi vissuti possono ulteriormente essere rappresentati con un andamento in salita o in discesa della tua linea temporale.   Ora osservala. Riconosci schemi comportamentali o emozioni ricorrenti? Guarda attentamente ogni punto importante. Che cosa ti comunica, che cosa hai imparato? Riconosci il tuo potenziale che hai sviluppato in certi momenti della tua vita, per superare tempi difficili, qualità che oggi ti potrebbero essere utili?   Sigrid Hafner   

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