Il ruolo della Volontà


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Molti si chiederanno cosa sia la volontà. Alcuni addirittura penseranno di non possederla. In effetti, anch’io credevo di non far parte di coloro che in maniera privilegiata ne sono dotati. Invece è uno strumento che abbiamo tutti; è la funzione del nostro Sé. La volontà è uno strumento potentissimo e come tale va saputo usare. Prima di svilupparla è bene sapere che essa è presente in ogni essere umano ma il più delle volte è latente e nascosta. È talmente minima che la crediamo inesistente. La volontà fa la differenza tra il non riuscire in un’impresa o riuscirci in modo vincente. Come si può alimentare e sviluppare? Prima di ogni azione d’incremento è bene essere libero da molti condizionamenti. Questo perché la volontà funziona su tutti i fronti e se dovessimo usarla in modo sbagliato funzionerebbe benissimo anche in questo caso. Esempi, di volontà mal utilizzata, li possiamo leggere in tutti i libri di storia.

Hitler ha avuto una tale forza di volontà che è riuscito a organizzare tutto quello che purtroppo conosciamo. Questo dimostra come possa essere una funzione meravigliosa o addirittura distruttiva; ciò vale per ogni strumento. Usato bene ogni attrezzo ci può agevolare la vita, diversamente sarà un boomerang che tornerà indietro e ci farà del male. Quindi attenzione a usare correttamente la volontà. Per esempio, avere la volontà di alzarsi presto il mattino, potrebbe essere un fatto positivo se accompagnato da una giusta causa, come quella di andare a correre, fare altri tipi di attività fisica o meditare, oppure studiare; ma se la utilizziamo per alzarci presto e andare a rubare, non stiamo facendo un utilizzo appropriato della volontà. La forza di volontà è un ottimo strumento per la nostra crescita personale, quindi è giusto sapere che un corretto utilizzo della volontà ci facilita il compito di ascesa; il cattivo utilizzo peggiora la nostra esistenza e quella di chi ci sta accanto. La volontà però non va utilizzata con forza. Obbligandoci a comportarci in una determinata maniera diversa dal solito, non facciamo altro che forzare la mente o il fisico, creando tensione che blocca l’energia del corpo e ci fa sentire esausti. Ci ritroviamo a lottare contro noi stessi, finendo per ritornare a fare le stesse cose di prima. Così facendo non potremo avere il cambiamento tanto desiderato. Un esempio è quello delle diete. Perché non funzionano? Ci mettiamo d’impegno e vediamo che dopo qualche giorno, settimana o mese tutto torna come prima e i chili persi ritornano insieme con altri, causandoci disagi e frustrazioni. Così decidiamo che è meglio mangiare, ma non accettando il nostro corpo, il malumore persiste e la situazione finisce sotto il controllo delle emozioni creando stress. In questi casi invece di usare una forza di volontà unidirezionale, sarebbe bene provare molte strade, quindi assaporare diversi cibi, trovare insomma la giusta via non per stare in dieta ma per nutrirsi in maniera consapevole. La pazienza e l’amore per il nostro corpo e per noi stessi ci aiuteranno a cambiare atteggiamento verso il cibo e questo non sarà più la nostra valvola di sfogo, ma solo nutrimento. Non dobbiamo fare la dieta perché in televisione vengono mostrate ragazze che pesano la metà di quello che dovrebbero e perché c’è uno standard di fisicità da seguire. È giusto accettarci per ciò che siamo, non per come ci vorrebbero gli altri. È importante nutrirsi in maniera corretta per noi stessi, non per perdere qualche chilo di troppo. La volontà va usata con amore. È necessario agire con gioia, ringraziando sempre. Solo ponendoci con umiltà riusciremo a raggiungere ciò che vogliamo, diversamente sarà una corsa verso un muro di gomma. Le trasformazioni non devono essere repentine e immediate, perché in questo caso, tutto si ripresenterà com’era prima, magari anche peggio. L’allontanamento dalle vecchie abitudini, come fumare le sigarette, non può essere solo fisico: il vero distacco è mentale. Ossia, se ci costringiamo a non fumare, evitando di comprare sigarette, non avremo risolto il problema. Il distacco dovrà essere emotivo, ossia la mente non dovrà più pensarci perché avrà altro da fare, avrà scelto qualcosa di diverso che appaga di più. Dobbiamo sublimare la situazione, creandone un’altra più appetibile. Importante è usare la fantasia, cambiando in continuazione metodo per arrivare al risultato ottenuto. Se ci fossilizziamo su un comportamento, costringendoci a pensare che sia quello giusto, non arriveremo mai al risultato ottenuto, solo con altre scelte e possibilità potremo permettere alla nostra mente di comprendere la nuova via, quella del cambiamento. La motivazione è il motore che ci spinge alla trasformazione e non può avere scopi negativi, altrimenti il cambiamento non sarà evolutivo. Senza il desiderio di rinnovamento, la volontà diventa uno strumento inutile. Molte persone sono abituate a dire: “Non riesco a fare questo; non posso permettermi quello; non riesco a smettere di fumare; non riesco a rinunciare al caffè!”, e altre frasi che già denotano una rinuncia iniziale. Per modificare veramente la nostra vita bisogna prendersi le proprie responsabilità e sapere che i creatori della nostra esistenza siamo noi; non possiamo, quindi, incolpare mariti, figli e famiglie, il posto di lavoro e tutto l’universo dei nostri insuccessi. Gli alibi sono necessari solo per dimostrare a noi stessi e agli altri che non possiamo fare a meno di accettare ciò che abbiamo. Bisognerebbe avere l’umiltà di affermare: “Mi piacerebbe cambiare ma non riesco, quindi penso che mi farò aiutare”. Abbandonare la presunzione ci permette di iniziare davvero a cambiare, con l’aiuto degli altri. Si capisce quando qualcuno desidera seriamente modificare la propria vita. Inizia a chiedere sostegno e collaborazione, seguendo poi i consigli di chi è riuscito in quel campo. Ho fatto lo stesso anch’io ed è stato ciò che mi ha permesso di cambiare davvero. Il cammino non è facile; è tortuoso, difficile e impegnativo, ma si può intraprendere, con calma, con perseveranza e con tanta voglia di dire: “Sì, ce la posso fare!”. Del resto quando vuoi scalare una montagna e arrivarne in cima, il cammino è in salita. Quando però si arriva in alto e si guarda la strada percorsa si ha soddisfazione e il panorama da lassù è meraviglioso. Quasi sempre, se si affronta con convinzione e positività una difficoltà, si ottiene il risultato desiderato. Aiutandosi con le visualizzazioni meditative, si può raggiungere ciò che fermamente vogliamo. Bisogna avere un forte desiderio, costanza, volontà, che misti all’ottimismo ci servono per proseguire il nostro cammino verso la liberazione dai condizionamenti, quindi dalle paure di ogni genere.

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