In educazione gardener e carpenter


In educazione gardener e carpenter

            Se relazionarsi con bambini in difficoltà di apprendimento e dai Bisogni Educativi Speciali (BES), anche se in fondo ognuno di noi nutre bisogni "speciali", o relazionarsi con bambini su cui pesa una diagnosi clinica è un impegno che richiede competenze raffinate e allenate a ogni adulto, educatore, genitore, insegnante, non meno complesso è relazionarsi con bambini dalle qualità eccezionali.

Leggiamo qualche passo di Cesare Cornoldi, maestro nel suggerire scenari percorribili con tocchi di illuminante sapiente analisi. 

Da Cesare Cornoldi, Bambini eccezionali, Il Mulino, 2019.

 

"Le storie di persone eccezionali rivelano contesti familiari molto diversi, da quello autoritario a quello democratico, da quello caldo e ricco di relazioni a quello freddo e distaccato. Sarà difficile raggiungere anche in futuro certezze sull'ambiente familiare più favorevole, vista la complessità delle variabili in gioco.

Le puntualizzazioni che seguono riguardano il punto di vista dell'autore, non risultati di ricerche. Per sviluppare questo punto di vista, elaborerò due parole chiave. La prima è «sereni». Per capirne le implicazioni partirò da un quesito per i genitori di figli eccezionali: «Date la priorità alla serenità o alla manifestazione dell'eccezionalità di vostro figlio?». Sono sicuro che mi risponderete che una cosa non esclude l'altra e che non solo volete che vostro figlio divenga una persona serena ed eccezionale, ma siete convinti che l'esplicitazione piena del talento consentirà a vostro figlio di realizzarsi e quindi di essere più sereno.

Potreste anche avere un fondo di ragione, ma vi prego di non essere dogmatici, né di pensare al leibniziano migliore dei mondi possibili ove tutto va per il verso giusto. Supponete dunque che ci sia una situazione in cui le due cose si escludono c guardate dentro di voi: che cosa è più importante? Io opterei per la serenità: e voi? La seconda parola chiave è gardener. Uso il termine inglese, sia perché la traduzione italiana («giardiniere») è un po' prosaica, sia perché ancora meno stimolante é la traduzione del termine che viene contrapposto a gardener e cioè carpenter («carpen-tiere», «falegname», «costruttore»).

I due termini sono stati proposti da Allyson Gopnik per descrivere due ideologie educative diverse. L'ideologia del gardener è quella di creare le condizioni per cui le piante e i fiori del giardino crescano al meglio, l'ideologia del carpenter è quella per cui le cose si costruiscono al meglio, usando una buona materia prima, ma poi forgiandola secondo le proprie idee. Ebbene: vi sentite maggiormente gardeners o carpenters? Chi è gardener cerca di creare l'ambiente giusto, cura con attenzione la crescita del figlio, compie piccoli aggiustamenti e ritocchi al processo di crescita; chi è carpenter è decisamente interventista e prende continue iniziative per valorizzare il talento del figlio.

Quando si ha a che fare con un bambino che ha (o si vorrebbe avesse) l'ampiezza di conoscenze su certi temi, la proprietà di termini, la capacità di ragionamento di un adulto, si ha la tentazione di trattarlo come adulto sia nel modo di esprimersi, sia nelle attività da proporre, sia nelle aspettative sul suo modo di comportarsi. Questo modo è nella maggioranza dei casi sbagliato, in primo luogo perché il bambino resta tale per tanti altri versi, nei comportamenti, negli interessi e anche nell'atteggiamento infantile di pensare su differenti argomenti. In secondo luogo, i bambini eccezionali possono essere addirittura più infantili dei coetanei, per esempio nel relazionarsi con gli altri, visto che sono un po' egocentrici, un po' anticonformisti, e quindi meno capaci di apprendere le regole del comportamento sociale tipiche della comunità in cui vivono".

Cordialissimamente,

Giancarla Mandozzi 

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