obiettivi "ben formati" ...obiettivi realizzati


obiettivi "ben formati" ...obiettivi realizzati

 

            Conosciamo tutti l'importanza di individuare obiettivi in ogni situazione, per ogni progetto che ci interessa e tuttavia frequentemente ci accade che le nostre aspettative vengano deluse: gli obiettivi non si realizzano affatto o solo in piccola parte, mentre noi abbiamo da recriminare tanto sul nostro comportamento, sul comportamento degli altri che ci sono stati di ostacolo, sulla ingenerosità di questa vita ormai incapace di accogliere desiderata appena un po' al di sotto della superficie e dell'immagine.

Probabilmente la nostra critica è corretta e coglie aspetti realmente preoccupanti della realtà contemporanea, ma è anche possibile che noi stessi abbiamo contribuito, inconsapevolmente, a togliere energia ai nostri obiettivi tanto da renderli succubi di interferenze non previste.

 

            Proprio su questo sarà bene riflettere: inconsapevolmente abbiamo lasciato campo libero alle innumerevoli difficoltà esterne, e come è accaduto? Abbiamo individuato i nostri obiettivi con scrupolo, li abbiamo sorretti con la nostra passione, tutto vero, ma non è sufficiente perché diventino realtà. Se ci limitiamo ad essere pienamente convinti della bontà e della necessità di ciò che desideriamo senza aver "declinato" quel nostro desiderio in ogni minimo dettaglio, in ogni sfumatura, senza aver immaginato possibili difficoltà e ostacoli, senza quindi aver creato antidoti e correttivi a possibili opposizioni esterne, nel momento in cui presenteremo la nostra proposta che inevitabilmente coinvolgerà altre persone per il semplice fatto che viviamo noi in società, la offriremo non solo a chi è disposto ad ascoltarci, ma la esporremo come vittima sacrificale al fuoco di fila di detrattori di ogni specie che per giustificabilissimi e persino validi motivi si adopereranno a ricacciarla indietro o a modificarla, snaturandola del valore che noi stessi vogliamo riconoscerle.

            Concentriamoci, dunque, su che cosa significa "declinare", "definire" un obiettivo, chiediamoci: quando avremo la percezione che il nostro obiettivo è  "ben formato"? Cominciamo a chiederci che cosa vogliamo esattamente. In fondo si tratta di operazione accurata sì, ma anche semplice: definire un obiettivo significa rispondere a una domanda sola: cosa voglio veramente? Una domanda ovvia, ma piuttosto rara, perché è più consueto dirsi e dire agli altri quello che non vogliamo, invece che ciò che desideriamo e così facendo, mentre la nostra attenzione continua a essere rivolta a quello che vogliamo evitare, difficilmente riusciremo a identificare le caratteristiche di ciò che desideriamo. Impariamo a formulare o ri-formulare il nostro desiderio in termini “positivi”, “affermativi” e  la nostra mente si avvierà verso soluzioni creative, avvertiremo risorse interiori finora ignorate.

Soffermiamo le nostre riflessioni dunque su ciò che desideriamo, su che cosa vogliamo realizzare, su come possiamo modificare ciò che non risponde ai nostri bisogni e ancora su che cosa, come, in quali tempi, in quali condizioni vogliamo realizzarli e già questo ci aiuterà a meglio individuare le nostre priorità. Le immagini che avremo fissato nella nostra mente, come se stessimo già adoperandoci per ottenere ciò che vogliamo, diverranno più ricche di dettagli e così più intense saranno le emozioni che proveremo, più forte sarà la nostra motivazione, in piena consapevolezza di rischi e correttivi da prevenire e attuare.

Immaginare il percorso che ci porterà alla realizzazione del nostro obiettivo, per quanto arduo, è già importante per mantenere consapevolezza della efficacia, o meno, della nostra strategia e riconoscere quando saremo vicini alla meta. Immaginiamo  dunque, facciamo finta  che, pensiamo e sentiamo come se tutto fosse realizzato: non è un gioco, o se preferiamo è proprio autentico gioco, cioè importantissimo autentico lavoro, come quello che impegna con tutto il suo essere il bambino e consente la nostra crescita.

Da questo impegno scaturiranno informazioni e dettagli essenziali su quanto e se abbiamo risorse sufficienti a realizzare quell'obiettivo o se, al contrario, è bene che chiediamo aiuto e a chi. Da queste numerose informazioni trarremo anche una considerazione che difficilmente accetteremmo da altri o avremmo accettato nell'entusiasmo del primo momento in cui il desiderio ci è balenato nel cuore e nella mente (e non necessariamente in questo ordine): quanto il nostro sia desiderio profondo, rispettoso della nostra identità o inquietante bisogno...indotto.

 

Cordialissimamente,

Giancarla Mandozzi

 

 

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