una peculiare versatilità nel counseling...


   

una peculiare versatilità nel counseling...

 

            ad approccio umanistico pluralistico integrato.

         Il counselor che abbia seguito questo tipo di preparazione teorico/esperienziale nei tre anni di Master, è consapevole che in ogni circostanza in cui gli viene chiesto di che cosa si occupi o quale sia la sua professione e ad ogni nuovo colloquio, si trova nella necessità di spiegare oltre al significato di counseling e counselor, anche il significato della lunga definizione: approccio umanistico pluralistico integrato . È una condizione che, nello spazio di pochi attimi,  saggia il nostro personale motivato convincimento, la nostra effettiva sintonia con un approccio che forse non avevamo scelto ma che tuttavia abbiamo imparato ad apprezzare e mette alla prova la nostra abilità/competenza di comunicare efficacemente perché la persona a cui ci rivolgiamo sia indotta a fidarsi di ciò che le stiamo dicendo e ad affidarsi. Il nodo da sciogliere è come  esprimerci, in quella minima frazione di tempo che ci è concessa: non si stratta di informare e spiegare, non di far acquisire una nuova conoscenza attivando la sfera cognitiva dell'altro, è un momento clou ben più complesso.

 

Certamente spiegazioni autorevoli e chiare ci sono, ma quando ci troviamo vis à vis con chi ignora e vuole capire, spinto da curiosità sincera o necessità, sentiamo che solo ciò che abbiamo sedimentato e rielaborato in noi anche in rapporto alle nostre esperienze può aiutarci, solo la nostra adesione emozionale al nostro ruolo può raggiungere la dimensione emozionale dell'altro, oltre che quella cognitiva.

Una definizione brevissima e che ha il pregio di immediata incisività è ad esempio quella di Gabriella Costa: il Counseling ad approccio Umanistico Pluralistico Integrato è un abito su misura .  E dunque è un approccio versatile che cogliendo le reali necessità della persona in aiuto sceglie le modalità che meglio si pongono in sintonia proprio con quelle necessità, con il temperamento della persona, con il problema che ci porta.

            Per arrivare ad una sintesi che sia semplice e non semplicistica, occorrerà fare riferimento a molteplici aspetti del counseling e in primis al modello di intervento: non direttivo, direttivo, cognitivo comportamentale. Per molti di noi il colloquio con Gloria è stato un momento di crescita e insieme di chiarificazione, vedendo in azione Carl Rogers, Fritz Perls e Albert Ellis.

Qui di seguito indico i relativi video:

https://www.youtube.com/watch?v=DbFAYsO0OCM

https://www.youtube.com/watch?v=H6dqOy2eojk

https://www.youtube.com/watch?v=D0gI2rXYoms

 A presto, con le riflessioni e altri contributi.

 

Cordialissimamente,

Giancarla Mandozzi

           

 

 

 

 

 

 

 

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