Il faticoso cammino alla scoperta delle proprie CAPACITA'

Inviato da Paola Audasso

capacitaLa prima cosa che fa un cliente, quando si avvicina ad un counselor per chiedere aiuto, è quella di SPERARE. Sperare che da un momento all’altro la sofferenza passi, perché l’esperto ha trovato la soluzione, sperare che con un colpo di spugna, cioè un paio di sessioni, la vita cambi e ci si ritrovi “guariti” dal disagio che ci affliggeva: ma la sorpresa è amara nel momento in cui ci si accorge che, la scoperta di noi stessi ed il successivo cambiamento, ci fa soffrire ancora di più! 

Il prezzo da pagare non è così alto però, se si pensa che poi saremo persone nuove, che l’immagine di noi stessi ci porterà a credere di essere qualcosa, di valere qualcosa, di volere qualcosa. Guardare il mondo con occhi diversi e trovarsi cambiato: essere come ci si vede, come ci si immagina e DIVENTARE come ci si vede e come ci si immagina. Quando la volontà e l’immaginazione sono in conflitto, vince sempre l’immaginazione poiché, non sempre chi desidera vuole  ma, se sono d’accordo, la loro diventa una grande forza poiché, chi vuole ottiene.

 

La fatica maggiore è prendere coscienza di se stessi, e cominciare un lungo cammino che ci porta a dover varcare una soglia il cui nome è costituito da un acronimo:

C.A.P.A.C.I.T.A’, ovvero Calma, Adeguatezza, Pienezza, Armonia, Centratura, Integrità,Tonicità, Apertura.

L’impegno è tanto, varcare quella soglia, per noi che non ci sentiamo all’altezza, è un motivo in più di sconforto. Il lavoro fatto sino ad allora però, ci obbliga a porci la domanda sul desiderio e la volontà: a questo punto l’aspirazione al cambiamento, si fa più sentita, e la soglia si varca, arrancando e poi, via via, la salita diventa più dolce, fino ad arrivare alla vetta.

 

Il difficile viene ora: occorre rimanere in cima. 

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