La virtù - o la depravazione.

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eracle

Siamo giunti al bivio di un destino, ci sono due scelte una la virtù e l'altra la depravazione.

Depravazione tutte le gioie e i piaceri possibili, ottenuti senza fatica, sfruttando il lavoro altrui, tutto viene conquistato senza fatica, dopo una breve corsa tra i piaceri più sfrenati, si pagano con una vecchiaia fatta di ansie e di vergogna.

La virtù paga con il godere della soddisfazione di avere bene operato con la gioia e la serenità, conquistata operando nei giusti equilibri, nell'avere e nel dare.

Nel seguente testo di Carlo Sini si mette in luce il significato che il mito di Eracle al bivio poteva assumere nell’ambito della sofistica come stimolo alla riflessione sulla società e sul rapporto tra la natura e la legge.

 

Pur nella loro differenza, natura e legge non sono necessariamente contrapposte, anzi fra loro può esserci continuità, come d’altra parte testimonia la stessa realtà dell’uomo, che appartiene nel contempo al mondo della natura (sottoposto alle sue leggi in quanto essere naturale) e alla società, che lo educa e lo fa vivere secondo i principi del suo nòmos (leggi).

Attraverso il mito di Eracle, Prodico tende appunto a mostrare che l’uomo, nel momento in cui entra consapevolmente a far parte della comunità sociale, si trova di fronte a una scelta decisiva fra due modelli di società, l’uno in sintonia, l’altro in contrasto con la natura. La scelta è fra consuetudini e principi di vita che favoriscono il buon andamento della società facendo un uso positivo delle risorse naturali, comportamenti che possiamo dire innaturali perché infine autodistruttivi, in quanto portano a un tipo di società disgregata, incurante di dissipare i beni della natura (fra cui l’ingegno e il lavoro umano) nella folle rincorsa di vani piaceri.

È questo il messaggio che Prodico voleva trasmettere al suo pubblico facendo ricorso all’antico mito di Eracle; un messaggio che testimonia come la sofistica sapesse affrontare problemi di grande rilievo, sollecitando una riflessione critica sulla vita degli uomini all’interno della società, sul valore morale delle decisioni e sulla responsabilità dei singoli individui. In realtà Protagora favorisce e difende la democrazia ateniese

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