una favola per…adulti: La Tartaruga e la Lepre, rivisitata


lepre-tartaruga

In un momento, un lungo momento di crisi come quello che stiamo attraversando in cui magari potessimo convincerci che è soltanto l’economia che non va, in cui al contrario percepiamo con timore, a volte con sgomento che è il rapporto con noi stessi alterato e scomposto, in cui la nostra identità è offuscata, incerta, in cui la relazione con l’altro ci costa fatica e quasi mai ci lascia appagati, in questa condizione occorre trovare risorse positive. C’è chi sa recuperarle, o quanto meno ci prova, da solo, chi si fa aiutare da una persona esperta di cui ha fiducia e a cui si affida; è comunque certo che a volerle trovare le risorse ci vengono fornite anche da ciò che è già nostro consueto patrimonio di conoscenze a patto di ri-leggerle con occhi diversi.

È così che propongo di ri-leggere una favoletta. Come  evasione? Nooooo! Tutt’altro! Nella ferma convinzione che quasi sempre le così dette favolette sono un’ancora poderosa per gli adulti, oltre che essere strumento educativo per i bimbi.

Noterete che la favola è stata, come così dire, integrata con possibili finali diversi: l’idea non è mia, potete ritrovarla anche in http://lachiavedelsuccesso.it, ma non è proprio il successo che mi interessa o almeno quello che per il mondo oggi è definito tale, piuttosto è il raggiungimento di un sereno equilibrio con noi stessi.  Buona lettura e riflessioni… positive

Esopo, La Tartaruga e la Lepre e qualche capitolo in più…

Primo Capitolo

Un giorno una tartaruga e una lepre discutevano su chi fosse più veloce fra loro. La discussione degenerò e, rapidamente, si trasformò in uno di quei confronti che non porta a nulla. Così, poiché nelle discussioni deve esserci un vincitore, la lepre e la tartaruga decisero di sistemare tutto con una gara. Si misero d’accordo sul percorso e la gara ebbe inizio.

La lepre balzò dalla linea di partenza ansimando verso il traguardo. Finché, guardando indietro, si accorse di aver guadagnato un notevole vantaggio, e visto che la giornata era calda, si fermò a bere nei pressi di un ruscello. Confidando di aver seminato la tartaruga, si adagiò all’ombra di un cespuglio per rinfrescarsi prima di continuare la gara. Improvvisamente si addormentò.

Nel frattempo la lenta tartaruga raggiunse la lepre. Vedendola dormire all’ombra del cespuglio, sorrise. Così, mentre la lepre sonnecchiava, lentamente e faticosamente, la tartaruga proseguì fino al traguardo. Al suo risveglio la lepre si rese conto di aver perso la gara.

La VECCHIA morale: "Chi va piano va sano e va lontano"

Ma la storia NON finisce qui!

Secondo Capitolo

La lepre era delusa e amareggiata. Non mandava giù l’idea di aver perso la gara. Dunque, dopo un esame di coscienza, concluse di aver sottovalutato la situazione.

Così sfidò di nuovo la tartaruga.

Questa volta la lepre s’impegnò con tutte le sue energie. Fu velocissima e arrivò rapidamente al traguardo. Finalmente mostrò di essere la vincitrice incontestata.

L’intuizione della lepre: "Bene, chi va piano va sano e va lontano, ha senso — ma è meglio essere veloce e affidabile."

 

Terzo Capitolo

Questa volta toccò alla tartaruga esplorare le possibilità presenti nella situazione. Si accorse che avrebbe dovuto essere creativa per battere la lepre.

Esaminò lo stato delle cose e ne emerse una strategia. Sfidò la lepre ad una gara su una strada differente.

La lepre acconsentì - allegramente. Si posizionarono sulla linea di partenza e partirono al segnale della tartaruga. La lepre era decisa a vincere anche questa volta e s’impegno’ al massimo delle sue possibilità. Sfrecciò a tutta velocità dalla linea di partenza verso il traguardo.

Ma ad un tratto frenò bruscamente sulla riva di un fiume profondo. Non sapeva nuotare - e il traguardo era dall’altra parte della riva!

Quando la tartaruga raggiunse la lepre la trovò a misurare i passi lungo la riva. Guardò la lepre  sgocciolare sudore dalle sue orecchie pendenti e, ben consapevole delle proprie caratteristiche, si apprestò ad attraversare il fiume.

La lepre bruciava dalla rabbia. Continuava a guardare la tartaruga che nuotava verso la riva opposta e che, con calma, avanzava verso la linea del traguardo.

L’intuizione della tartaruga: Individua i tuoi punti di forza, quindi cambia il campo di gioco in modo da esprimerti.

La storia continua…

Quarto Capitolo

Da quel giorno la tartaruga e la lepre impararono a rispettarsi reciprocamente e stabilirono una profonda relazione d’amicizia.

Ridevano insieme dell’esperienza acquisita dalle tre gare e decisero che avrebbero potuto fare ancora meglio. Quasi all’unisono, esclamarono:  

“Uniamo le nostre forze!”

Così, replicarono l’ultima gara — questa volta unite come una vera squadra.

Ancora una volta la lepre partì con uno sprint eccellente, ma questa volta trasportava la tartaruga. E, giunti alla riva, la tartaruga attraversò il fiume con la lepre sulle sue spalle.

Subito dopo aver attraversato il fiume, la lepre trasportò di nuovo la tartaruga e tagliarono insieme la linea del traguardo.

Ognuno mise a disposizione il proprio contributo e, finalmente, trionfò lo spirito di squadra.

 

Cordialissimamente

Giancarla Mandozzi

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