La gravidanza degli uomini


gravidanza uomoE chi l'ha detto che la gravidanza la vivono solo le donne? 

Tanto è vero che questa esperienza - l'esperienza di creazione e del dare alla luce un essere umano - è prerogativa fisica femminile, è vero anche che l'uomo partecipa, volente o nolente, sia psicologicamente, che emotivamente, che, ancor prima, spiritualmente. 

Come scrive Verena Schmid nel suo libro "Venire al mondo e dare alla luce - percorsi di vita attraverso la nascita" (2005, ed. Urra)

"Forse ti senti già padre

ancora molto prima di concepire tuo figlio. 

Forse questo desiderio alberga dentro di te da tempo. 

Forse ti sentirai padre molto dopo la nascita del bambino.

Quindi la tua gravidanza non è di nove mesi,

ma di un tempo variabile."

Quanto è importante, in questo percorso, l'acquisizione di progressiva consapevolezza del proprio stato interiore? Di come ogni piccolo mutamento nel corpo e nella psiche, e sopratutto nel cuore della propria compagna, abbia dei riflessi nel tuo modo di vivere la mascolinità? Di quanto questa esperienza, apparentemente estranea, possa incidere ogni filo del tessuto del tuo essere, nel senso vero e proprio dell'esistere a questo mondo? 

 

E' una messa in discussione delle premesse esistenziali, infatti, sia come uomo che come 'non più figlio', prima di tutto, bensì a tua volta padre. Puoi essere toccato da un senso di estraneità, o di esclusione, da paure innominate, da disagio, incertezza, fino allo smarrimento. Si tratta di una crisi a tutti gli effetti, crisi - dal greco separo, decido - momento che separa un modo di essere da un altro. Momento, di tempo variabile, che da un uomo viene vissuto in senso creativo e costruttivo, e che da un altro uomo può essere subìto come sopraffacente, o anche immediatamente distanziato ed evitato, per la risonanza troppo amplificata con precedenti momenti difficili di passaggio risalenti la propria storia di vita (il vissuto con il proprio padre, la propria madre, l'adolescenza e le relazioni tra pari, il vissuto della sessualità, l'incontro con il femminile nella coppia e la relazione stessa nella quale è stato concepito questo figlio in arrivo...). 

 

Come raccontato nel mito del Minotauro è anche possibile, con l'aiuto del filo di Arianna - dell'aiuto della tua donna, o del senso intuitivo ed istintivo del tuo femminile, magari anche accompagnato da un cerchio di uomini o da un professionista che di cambiamento si occupa - accettare di incamminarti in questo territorio sconosciuto ed andare all'interno (del labirinto) a scovare la tua Ombra, e scoprire che quel maschile temuto e tenuto all'oscuro in realtà è esattamente ciò che necessiti per progredire nella tua evoluzione di uomo e di padre. Un'emotività più visibile - come una delle versioni della storia narra, un Minotauro che canta ed evoca tristezza e gioia, la familiarità di aver ritrovato un 'fratello', la lucidità della tua razionalità, la forza fisica, trovare alleati nel mondo 'di fuori' che diano sostegno e incitamento a te, alla tua donna e al bambino che sta arrivando, la tua capacità di prenderti cura, di proteggere ed essere àncora e sostegno al tuo nucleo famigliare. 

Potrebbero interessarti ...