Passatempi: parlare del “ più e del meno “ nell’ottica Analitico Transazionale


parlare di_nulla“ In qualsiasi passatempo i partecipanti parlano diqualcosa,

ma non intraprendono alcuna azione

ad essa relativa”

I. Stewart  &  V.  Joines – L’Analisi Transazionale

 

“ Alcune serie ripetute di manovre sociali sembrano riunire

tanto le funzioni di difesa che quelle di gratificazione.

Nel linguaggio corrente tali manovre vengono

definite passatempi e giochi”

Eric Berne – Analisi Transazionale e Psicoterapia

Parlare del più e del menoè un modo seducente per mantenere le distanze. Permette di mostrarsi senza scenderenel dettaglio di sé, senza mettere in essere la mossa inevitabile  di cui un vero rapporto ha bisogno se vuole essere appunto vero. Il passatempoè la strategia comunicativa privilegiata da chi vuole sì una relazione ma senza correre alcun rischio di sentire effettivamentel’altro, di sentirsi e farsi sentire dall’altro.

Parlare del più e del menoè un modo per simulare quell' intimità che si vorrebbe e che nello stesso tempo inquieta…E’ un surrogato, insomma, un ripiego.

 

Parlare del più e del menoci  mostra agli altri e nello stesso tempo ci rende impenetrabili al loro sguardo ed ai loro sentimenti. Abbiamo la certezza di essere in relazione, di comunicarema  ognuno al riparo della sua zona d’ombra. A distanza di sicurezza, insomma, senza rischiare di scivolare nell’intimità.

Parlare del più e del menoci fa sentire adeguati, in linea con la modernità che vuole tutti socievoli e socializzabili, sempre pronti a rivolgere la parola a chi ce la chiede, ci fa sentire parte di quel mondo perfetto in cui in ogni momento si è pronti all’accoglienza… basta che poi si vada ognuno per la propria strada.

Parlare del più e del menonon è solo una procedura adottata in società ma a volte anche nei rapporti cosiddetti intimi, che di intimo hanno solo il fatto che si condividono spazi ed oggetti…però le vite, quelle fatte di emozioni e aspettative, di memorie e progetti comuni, procedono distanti, senza mai fondersi o confondersi. 

Parlare del più e del menoazzera le diversità e ci rende intercambiabili, rimpiazzabili … Il passatempo mette in atto quella sostituibilità tra esseri umani tanto detestata a parole quanto inseguita nei fatti, ansiosi come siamo di fuggire alla responsabilità di svelare ciò che realmente siamo al posto di ciò che vorremmo o crediamo di essere.

Il passatempo non è un meccanismo azionato dal caso né che al caso si affida per svolgersi. Ci sono regole ben precise da seguire, ruoli adeguatamente rigidi da assumere.

Parlare del più e del menoin effetti è un modo di dire scorretto dal momento che cela la realtà dei fatti ed i fatti sono che questo modo di stare insieme non prevede mai argomenti che possano anche solo sfiorare l’intimità e l’autenticità delle persone e delle relazioni umane. Parlare del più e del menoè una definizione che può far pensare, appunto, al lasciarsi andare a dire  su tutto ciò che passa per la mente. Invece alcuni temi, quando si adotta il passatempo, nemmeno sfiorano la mente.

Parlare del più e del menoperò, tra le varie difese che si possono adottare per stare alla larga dall’autenticità, è quella che più fa ben sperare. E’ la modalità che può diventare,con un grammo di coraggio e due di consapevolezza, la strada in cui muovere i primi passi verso una relazione che poi si vorrà approfondire… Può essere un modo, perché no, di mostrarsi poco a poco … Di muoversi verso una relazione intima dove si comunica in quanto personee non personaggi

Si può, con un grammo di coraggio e due di consapevolezza.

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