Sessualità - Ego e Anima


Noi, perlopiù, entriamo nelle relazioni, anche quelle intime, ben mascherati e corazzati.  E si capisce bene, la relazione è pericolosa, ti cambia: “viene a te per portarti fuori di te”.
Essere fuori di sé, significa allargare i confini della propria coscienza, dalle pene e dalle angustie della relazione Io-Ego, alla relazione Io-Tu, fino alla relazione Io-Noi, in un noi sempre più inclusivo che arriva a comprendere tutto il creato fino al cosmo, il Noi estatico.
L’orgasmo, per come si intende a livello spirituale, è un completo lascarsi andare alla relazione, per cui è un atto di coraggio che contempla un completo lasciarsi andare. Lasciarsi andare a se stessi non è difficile, lasciarsi andare all’altro è facile. Lasciarsi andare alla relazione è semplice, ma estremamente pericoloso per le ideologie dell’Ego (il sadismo della chiusura in se stesso e il masochismo dell’apertura all’altro).


Né l’uno, né l’altro si conoscono, solo la relazione li conosce, e solo attraverso la relazione. Dentro se stessi non si conosce sé, fuori di sé non si conosce l’altro, è nello spazio fra i due, nella spazio in cui soffia il vento della relazione, dello spirito, che è sia dentro che fuori, che si fa di due uno, l’amore conosce (Abramo conobbe Sara). Al di fuori dell’amore niente può essere conosciuto, né me né lui.
E l’amore non è una questione di tempo, del mero “stare” insieme, possiamo stare insieme dieci anni e non capirci niente.

Per cui non è che faccio l’amore con te perché ti ho conosciuto, o peggio, perché ti voglio conoscere, ma perché ti ho “incontrato”, le nostre anime si sono incontrate in quella terra di nessuno che è lo spirito.


E sia che stiamo insieme una notte o dieci anni, faremo l’amore solo se ci incontriamo, altrimenti si tratta di “trombare”, porneia come direbbero gli abba greci: “usare il proprio corpo e quello dell’altro per avere un tornaconto: piacere, denaro, sicurezza, conferma, prestigio, rilassamento, sonno, ecc. ecc.). Solo l’Anima conosce l’estasi. L’Anima è l’equilibrio delle relazioni: con se stessi, con l’altro, con il mondo e con il cosmo. L’Anima si esprime attraverso la spiritualità del corpo: il Corpo-Anima sente quando è il momento giusto e il corpo sa quando è ora, quando ha voglia e quando non ha voglia. Essere nel corpo è essere nell’anima della relazione pura, senza mediazioni e senza barriere. Un’abilità che si sta perdendo e che i vari corsi sulle tecniche estatiche difficilmente aiuteranno a recuperare. Semplicemente perché passiamo la maggior parte del tempo, compreso quello dell’amore, “fuori del Corpo-Anima”, rinchiusi come ci siamo ridotti al semplice corpo-mente.


In un corpo meramente “fisico”, che in realtà non è un corpo vissuto ma un corpo “pensato”; quando un “sex-addictioned” dice che il suo corpo ha bisogno di “farlo” tre volte al giorno dubito che stia parlando di un corpo “naturale”, un corpo perciò relazionale, credo che stia parlando di una mente che sta abusando un corpo.
Il problema reale è capire il senso di cos’è costruire l’intimità.   Costruire l’intimità è levare le maschere dalla relazione, che vuol dire non permettere che l’apparenza si insinui fra di noi. L’intimità non è mi levo le maschere perché mi fido di lui, è stolto chi si fida di qualcuno, né è solo fidarsi di sé e del proprio giudizio, spesso annebbiato dai veli dell’illusioni, è fidarsi dell’amore, cioè della relazione, in qualsiasi forma si presenti quella è la realtà, non mi resta che guardarla ed accettarla per quello che è, senza forzarla né idealizzarla, semplicemente viverla, oppure uscirne.


La paura non è dell’altro né dell’orgasmo è del piacere, la paura è di ciò che è e non può che essere così, la paura della realtà, e l’orgasmo è lasciarsi andare alla realtà, qui, ora.

L’amore assoluto è assolutamente un atto di coraggio.  Senza il coraggio della realtà la sessualità per forza diventa performance, dimostrazione ed esibizione. La paura ci difende dalla paura di intimità con noi stessi e con il mondo L’orgasmo è un contatto con il proprio Sé-reale, ma l’orgasmo è un morire all’ego, questo distacco è un atto sacro.   Il sacro è l’ego che si ritira e fa posto all’incontro. Questo è l’orgasmo del Sé ma c’è anche un orgasmo dell’ego che è mentale e che sarebbe più giusto chiamare con il semplice nome di eiaculazione.

 

Capire questa differenza è capire la spiritualità perché nella spiritualità esiste la stessa differenza: sto pregando un Dio esterno o sto pregando un Dio interno o sto, semplicemente sto nella relazione? E la stessa cosa: “mi sto rivolgendo a qualcosa fuori di me o a qualcosa dentro di me, o sono semplicemente, sto scopando qualcosa fuori di me o sto scopando qualcosa dentro di me, o sto “facendo”, sto realizzando l’amore? Capire questa differenza è entrare nella spiritualità del corpo che è quella dell’anima. Vi è mai capitato di porvi queste domande?

Istituto DiaLogos




Loris Adauto Muner

 

www.istitutodialogos.com

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