Le nuove professioni quale effetto delle nuove consapevolezze (e viceversa)

Inviato da Cesko Tormen

counseling in azienda

N.B: Il seguente testo, seppure completo in se stesso, rappresenta la continuazione di un articolo già pubblicato in questo sito, il cui titolo è Universalità delle culture della condivisione e paradigmi della coscienza planetaria. Entrambi sono espressione dell'orientamento espistemologico, deontologico e didattico della Scuola di Counseling a indirizzo Bioenergetico-Transpersonale dell'Istituto di Medicina Globale di Padova (www.counseling-img.it), ed è stato scritto, in accordo con con il corpo docente e la direzione didattica, da due dei suoi insegnanti: Bruno di Loreto Wurms e Francesco Tormen.

Sono molti i ricercatori che negli ultimi decenni hanno sviluppato un approccio sistemico alla spiegazione dei molti misteri che avvolgono impenetrabilmente alcuni nodi irrisolti delle discipline scientifiche.

I loro sforzi stanno rivoluzionando l’approccio alla ricerca nella consapevolezza che adottare diversi e più estensivi criteri filosofici e metodologici possa condurre in tempi più brevi e con minor sforzo a risultati migliori.

In altre parole, anche nella Scienza il nuovo avanza ed il vecchio, un po’ alla volta, finisce al macero.

Questo processo, storicamente inevitabile se letto a posteriori, risulta quanto mai difficile per l’essere umano poiché tocca sempre (e finisce per sconvolgere) equilibri consolidati e grovigli di interessi politici, economici, sociali e personali, i quali, dal canto loro, mirano quasi unicamente alla propria sterile auto perpetuazione.

Nella Scienza, strano ma vero, queste dinamiche toccano spesso vertici insospettabili e la ragione di tanta indisponibilità ad accettare nuovi, dimostrati ed incontrovertibili risultati sembra essere proprio l’implicita e dogmatica pretesa di oggettività del paradigma scientifico nel suo complesso.

Il “vecchio” è “scientificamente provato”, dunque vero al di là di qualsiasi ragionevole dubbio.

Vero per diritto divino.

In realtà è semplicemente accettato come tale dalla comunità degli scienziati militanti ad esso contemporanei e dunque, come ormai è chiaro più per gli storici della scienza che per i ricercatori attivi, affinché nuove verità e nuovi paradigmi scientifici si affermino come veri, al di là di fatti, prove o dimostrazioni, è necessario che i detentori della vecchia ortodossia dottrinaria vadano in pensione o lascino le spoglie mortali.

Quali nuove verità sta affermando il Counseling e quali fanno sì che il Counseling si affermi?

Potremmo osservare le varie definizioni di Counseling presenti sui testi e sui siti di riferimento. Interessante, anzi, certamente fondamentale per avere la chiarezza necessaria all’esercizio della professione, ma non del tutto appagante.

Tali definizioni costituiscono però un solido punto di partenza che autorizza a liberarsi da un ingombrante retaggio culturale per esplorare nuovi orizzonti di senso.

Poniamo a questo punto l’accento su aspetti normalmente non censiti del Counseling e raramente considerati. Il Counseling è fondamentalmente una professione che autorizza ad interessarsi di QUALSIASI aspetto dell’esperienza umana.

Ad una tale concezione del Counseling si perviene analizzando attentamente i contenuti delle materie di studio, osservandone con precisione i fondamenti, maturando altra ed ulteriore esperienza nei settori applicativi, anche i più eterodossi, e sviluppando l’attitudine, caratteristica essenziale e imprescindibile del Counselor, a trasmettere ad allievi, clienti e colleghi gli esiti e le acquisizioni della propria ricerca culturale e professionale sullo stato delle conoscenze.

Se si procede con animo aperto, libero ed appassionato è inevitabile, nel tempo, riconoscere l’intrinseca natura olistica dei fenomeni del mondo naturale e della coscienza.

Potremmo forse applicare, almeno in parte, analoghe definizioni a svariate altre professioni e mestieri, ma ciò che teniamo a sottolineare è la natura essenzialmente duplice del ruolo del Counselor.

Egli è ad un tempo un libero ricercatore in un’area del sapere ancora scarsamente strutturata ed un pedagogo, un didatta, un cantastorie, occasionalmente una guida che aiuta persone, che dovessero richiederlo, a transitare nei territori da lui precedentemente esplorati. Il Counseling non si interessa d’una o più materie specifiche ma d’un modo specifico di trattare una o più materie.

Assolve dunque alla funzione di Mediatore Culturale, fra gli aspetti più profondi ed inediti dei saperi tradizionali ed i nuovi indispensabili utilizzi che le popolazioni e le comunità stimano prioritari per affrontare i crescenti squilibri planetari contemporanei.

Il vero problema non è il Sapere, ma la sua reale accessibilità e il Counselor lo sa bene, per questo media fra i luoghi di produzione del sapere, di cui in qualche modo è partecipe, ed i luoghi elettivi di utilizzo e spendibilità di tale sapere.

Una Conoscenza al servizio del cittadino e delle società contemporanee è parte dell’imperativo che guida moralmente la missione del Counseling nella civiltà del presente.

Quale potrà essere dunque l’impatto dell’immissione a ruolo di un numero importante e annualmente in aumento di soggetti professionali dotati di vision e mission tanto innovative?

Arduo rispondere, ma possiamo osservare quale sia l’alveo storico e metastorico su cui questa nuova professione va ad inserirsi, e quali legittime ispirazioni la sua posa in opera stia autorizzando.

Per non tergiversare chiamiamo subito in causa l’attuale risveglio delle coscienze.

In ogni parte del mondo gruppi spontanei, organizzazioni e comunità stanno riappropriandosi dei territori, delle loro facoltà di autodeterminazione, del loro tempo, del loro Bene, della propria Vita.

È un movimento imponente, ma privo di un centro unitario, è trans culturale e multimodale. Possiamo osservare come in esso sia diffusa la spinta a cercare nuove soluzioni, stili di vita, orizzonti culturali e di senso e come prevalga l’attitudine spontanea a condividere i temi e i risultati di questa ricerca.

È forse azzardato, ma del tutto coerente, pensare che questa vicinanza, quasi una sovrapposizione, fra una certa idea del Counseling e questo aspetto dell’attuale risveglio delle coscienze non sia affatto casuale.

In questo senso vedremmo come una consapevolezza profonda in via di riattivazione dell’essere umano operi per dotarsi degli strumenti necessari, fra cui il Counseling, a diffondere a dare ulteriore impulso al processo di risveglio delle coscienze.

Consideriamo quindi il Counselor, nella duplice veste di ricercatore e pedagogo, come una figura investita, in questo passaggio storico, del compito di accedere costruttivamente al dibattito scientifico, epistemologico, sociale ed ecologico contemporaneo, ma capace al tempo stesso di trasferire gli esiti più produttivi e trasformativi della ricerca di frontiera a tutti coloro, singoli, comunità, strutture o movimenti, che se ne possano utilmente avvantaggiare per i propri obiettivi etici, di benessere e di valore sociale.

Infine va attentamente valutata anche la valenza complementare a quella succitata. Come è noto, il Counseling può esistere solo nella relazione.

Relazione con singoli, gruppi, strutture, classi, istituzioni e quant’altro.

Ciò dipende dalla sua intrinseca natura di mediatore fra parti non pienamente integrate ed armoniche di una medesima realtà per quanto grande e diversificata.

Dunque può porre in essere un canale di comunicazione che sia pienamente attivo nei due sensi.

Come già detto deve saper trasferire risorse dai produttori di competenze e conoscenze ai clienti o alle strutture che le richiedano e che se ne possano avvantaggiare, ma anche, al contrario, essere in grado di cogliere l’insieme dei segnali di disagio che determinano un mutamento in negativo tanto dei singoli quanto della collettività, dell’ambiente, di farsene carico pienamente e di ricercare soluzioni a proposte assieme a tutti coloro che progettano ed assemblano, nei luoghi più diversi dell’innovazione dei saperi, azioni concrete per affrontare i problemi emergenti delle nostre comunità.

© Copyright by Bruno di LoretoWürms 2010

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