Una proposta


A tutta la comunità di CounselingItalia, a tutti i counselor professionisti che dopo il Master triennale oggi cercano un modo per attivare la loro attività e per realizzare in rete progetti, idee, proposte:

Mi chiamo Micaela Morocutti (www.micaelamorocutti.it) e ho conseguito il master in gestalt counselling integrato presso l'Aspic di Genova. Sono regolarmente iscritta sia al Cncp che al Reico e ho in mente molte idee per dare vita all'attività per cui ho studiato e continuo a studiare.

Personalmente trovo che la voce di noi counsellor professionisti, sia ancora oggi poco incisiva e che solo l'incontro, l'unione e la conoscenza tra noi possa rendere possibile la realizzazione di progetti che pian piano rendano il counselling maggiormente conosciuto e apprezzato, al di là della "ghettizzazione" che alcune lobbies tentano di attuare nei nostri confronti. So che le associazioni a cui non tutti, ma molti tra noi fanno capo (Cncp, Reico, Sico) si stanno muovendo per ottenere il riconoscimento giuridico, ma come sempre succede in Italia esse agiscono spesso frammentatamente, ciascuna per proprio conto, alcune addirittura contestando l'identità delle altre. Nella mia esperienza lavorativa per le aziende, ho ormai compreso che solo l'unione permette di raggiungere gli obbiettivi, la divisione e i particolarismi rendono invece le strade in salita e sconnesse.

Qual é dunque l'idea che oggi vorrei proporre ai gestori di CounselingItalia e alla comunità di cui faccio parte? Semplicemente che Counselingitalia si faccia promotore di un incontro tra noi tutti, un convegno, un workshop, che so, una Fiera del Counselling da organizzare cercando anche sponsor istituzionali, interessati ad un aumento dell'offerta relativa al benessere delle persone. Un'occasione in cui poter condividere conoscenze, idee, progetti, uno spazio utile per creare reti forti e idealmente unite per uno scopo comune.

Nell'epoca della comunicazione, del "se non si parla di me é come se non esistessi", sono convinta che una minore staticità, una maggiore capacità di unione, un maggiore lavoro presso la stampa e i media in generale, porterebbe risultati in termini di visibilità, di interesse da parte di chi desidera conoscere il mondo del counselling e forse maggiori risultati presso le istituzioni chiamate ad approvare la creazione di un nostro ordine.

Io sono a disposizione per la realizzazione di questo progetto che, tra le altre cose, manderò in copia sia al Cncp che al Reico di cui sono socia: da brava lombarda, seppure trasferita in Liguria, amo molto l'azione e il dinamismo e trovo che oggi nel nostro settore ce ne sia troppo poco, occupati come siamo a creare il nostro piccolo orticello personale (com'é peraltro giusto che sia): possiamo continuare a farlo, perseguendo però anche l'obbiettivo di unirci per traguardi particolari.

Tra l'altro trovo che questo ci aiuterebbe tutti, noi counsellor "veri", a difendere la professione da coloro che, dato che é di moda, si improvvisano counsellor dalla sera alla mattina e riducono il nostro lavoro a un mordi e fuggi psicologico ("in tre, cinque incontri ti risolvo la vita....).
Grazie per l'attenzione.
Micaela

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