Edmund Jacobson era un medico statunitense, specialista in psichiatria e medicina interna, l’ideatore di un metodo progressivo di rilassamento che in seguito prese proprio il suo nome.
Jacobson iniziò i suoi studi di fisiologia presso l’Università di Harvard, nel 1908. Ma solo nel 1921 introdusse l’applicazione dei principi psicologici nella pratica medica, che successivamente assunse la denominazione di psicosomatica. Fu proprio Jacobson ad effettuare la prima, accurata, misurazione elettrica del tono muscolare.
Il rilassamento progressivo elaborato dal medico americano, ipotizzò l’esistenza di una relazione tra tensione muscolare e stimoli emotivi. Imparare a rilassarsi tramite un comando volontario – scrissero in seguito, nel 1986, Rolla e Manca – richiede l’esecuzione di esercizi sistematici.
Nel 1929, Jacobson, dopo circa 20 anni di ricerca, pubblicò il libro dal titolo Progressive Relaxation, per poi divulgare le sue tecniche ad un pubblico più vasto nel volume You Must Relax, uscito nel 1934. Il medico e psichiatra americano è stato anche direttore del Laboratorio di Fisiologia Clinica di Chicago, laddove approfondì, fino al 1960, le sue teorie, sperimentazioni e tecniche.
Il rilassamento progressivo si divide in forme brevi e forme globali. Nella sua forma globale richiede molto tempo a disposizione e l’uso di un particolare lettino, pertanto non sempre è possibile utilizzare tale metodo nella sua totalità. Mentre nella sua forma breve questo metodo può trovare applicazione anche con il paziente seduto su una comune sedia, limitando l’esercizio a pochi gruppi muscolari da stimolare; gruppi muscolari della parte destra e sinistra del corpo contratti e rilassati contemporaneamente; contrazione di più gruppi muscolari adiacenti; applicazione alle sole aree maggiormente tese.
Ovviamente queste aree di tensione muscolare vengono individuate dal terapeuta ma anche segnalate dal paziente, viene creata, pertanto, un’ottima sinergia psico-fisica.
Lorenzo Lorusso
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