Disciplina, questa nostra sconosciuta


disciplina 

Come mai la parola disciplina è così temuta? Perché si associa a qualcosa di gravoso, di complicato e di faticoso? Perché la riteniamo una costrizione, un’imposizione?

Disciplina.

In questo momento storico viene considerata un obbligo, un comando, un vincolo, una violenza, un sopruso.

Disciplina: Dal lat. disciplina, der. di discĕre ‘imparare.

Infatti significa appunto riordinare, fare pulizia (mentale), non è rigore, severità o flagello. È ammaestramento. La disciplina non ci rende succubi ma liberi, liberi di scegliere e di non essere soggiogati dalla mente o dalla personalità di qualcuno. Disciplinarsi è preparazione, esercizio, allenamento, istruzione.

Possiamo diventare dei campioni sportivi senza disciplina?

Possiamo diventare medici, architetti, ingegneri, insegnanti se non abbiamo disciplina?

Possiamo insegnare senza disciplina?

Possiamo essere degli ottimi genitori se non siamo disciplinati?

Assolutamente NO!

E poiché questa parola è diventata ostica, nel mondo attuale prevale l’approssimazione.

Non viene più insegnata nelle scuole ma un perché c’è. Ci vogliono deboli e condizionati. Una persona disciplinata non è succube dei media. Ha la capacità di discernere.

Oggi invece si preferisce avere il personal trainer per gli animali da compagnia. Da loro pretendiamo zelo e diligenza, mentre noi viviamo in balia dei campi psichici sociali.  

Se non vi è disciplina, viviamo nell’anarchia, in ogni campo e in ogni settore. Se non discipliniamo la nostra mente, sarà l’ego a fare il bello e il cattivo tempo sopraffacendo l’intelligenza.

Da sempre la disciplina è stata la base della società e ne parlano gli Shastra. Patanjali nei suoi Yoga Sutra, la considera la via per arrivare alla liberazione.

Sadhana. Presso la religione induista, il termine Sadhana (sanscrito साधना, IAST sādhanā) indica la disciplina spirituale, ovvero l'insieme di tutte quelle pratiche, rituali, che vengono eseguite con regolarità e concentrazione, con lo scopo di ottenere Moksha, la liberazione.

Disciplina non è subordinazione e obbedienza senza discernimento, al contrario è solidarietà attiva e coordinata.

Non dobbiamo nemmeno confondere la disciplina con l’ammaestramento o l’addestramento, che sono qualcosa che punta a risultati di tipo meccanico: vengono svolte delle serie di esercizi che servono a sviluppare abilità specifiche mentali, fisiche (es.muscoli) per raggiungere il massimo potenziale in un certo istante.

La disciplina va ben oltre. È molto di più. La disciplina ha valenza a 360^ e senza disciplina il nostro essere potrebbe essere paragonato a quello di un essere istintivo che agisce inconsciamente, involontariamente. La disciplina incanala le nostre azioni spontanee, permette di centrarci, di armonizzare i nostri condizionamenti e di sciogliere blocchi.

La disciplina ci permette di uscire dalle tenebre dell’ignoranza e raggiungere la luce della sapienza, così da poter essere uomini liberi e non condizionati.

Dal dizionario Treccani:

DISCIPLINA (dal lat. disciplina, da disco "apprendo, imparo"). - È in origine l'atto dell'apprendere, e di riflesso anche l'atto dell'insegnare; ma il termine disciplina passò a significare a un tempo l'oggetto stesso dell'apprendere e dell'insegnare, quella che fu detta anche la materia dell'insegnamento, onde si ebbero le varie discipline: letterarie, scientifiche, storiche, ecc. Inoltre è pure accaduto che la medesima voce si sia estesa dalla sua applicazione originariamente intellettualistica e scolastica, ad altra più lata e morale, intendendosi per essa ora l'atto per il quale si ottiene la disposizione spirituale dell'apprendere e del perfezionarsi, che è poi la concentrazione dello spirito, e ora, infine, la concentrazione medesima. Onde si ebbero due fondamentali accezioni del termine: una riferentesi all'atto per cui si apprende il sapere, e al sapere stesso, l'altra riferentesi all'atto per cui si domina e guida lo spirito, e al dominio spirituale medesimo…

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