A proposito di persone con un carattere "difficile"...voglio dire la mia!!

Inviato da Elena Trucco

Sono sempre stata definita una persona con un carattere "difficile"....

Da bambina infatti piangevo spesso ed avevo un evidente bisogno di attenzioni ed affetto che creava non pochi problemi ai miei genitori e a mio fratello che ha sopportato forse sacrificando molto se stesso.

Invece di fare un tentativo nel capire il mio bisogno di affetto e di attenzioni (allora non si usava) sono sempre stata etichettata come una persona "difficile" e così sono cresciuta perfezionando molto quella mia capacità di essere "difficile".

E sono diventata davvero "difficile", crescendo; ho aumentato così  la mia percezione di non essere compresa perchè "difficile", diversa....boh

Ma "difficile" rispetto a cosa? Cosa vuol dire difficile? diversa dagli altri, con pochi amici (altra cosa che mi dicevano)......comunque etichettata.

 

E quante volte incontro clienti che mi raccontano di essere stati bambini "difficili" o così gli è stato detto e mi dispiace perchè queste persone, anche da adulte, mantengono questa loro caratteristica con decisione, nonostante provochi in loro molta sofferenza,  come se fosse così da sempre e non fosse possibile cambiare.

In realtà il sentirsi "difficili" crea tanti problemi da bambini e da adulti e fa sentire le persone come escluse, ai margini.

Vogliamo dire che dietro alla difficoltà c'è un  bisogno? e che prima lo individuiamo prima riusciamo a rispondere a quel bisogno invece di etichettare un bambino, una persona?

Vogliamo dire che se qualcuno si mostra "difficile" forse sta soffrendo? Che anche a lui o a lei piacerebbe sentirsi meno difficile e più in armonia con il resto del Mondo? Non sappiamo mai abbastanza quanto queste etichette possono danneggiare i bambini e gli adolescenti; eppure ancora oggi con una facilità disarmante etichettiamo senza porci alcuna domanda

Se solo riuscissmo a  vedere la sofferenza che questo ha provocato in persone ormai adulte credo che nessuno di noi si permetterebbe più di etichettare nessuno.....guardare oltre quell'atteggiamento ci darebbe la possibilità di scoprire cosa c'è dietro........sempre tesori inestimabili!

Vogliamo dire poi che avere pochi amici non è sempre sintomo di un problema? E diciamolo su!! Assolviamo una volta per tutte le persone che forse, a differenza di molti altri, selezionano con attenzione le persone a cui affidare parte di sè, vale per le relazioni di amore che per quelle di amicizia. Eppure ancora oggi avere pochi amici, per molti genitori, è sintomo di un problema; anche qui cerchiamo di andare oltre e capire se c'è una difficoltà. Ognuno ha la propria personalità teniamo conto anche di come è fatto nostro figlio, oppure questa regola (ha pochi amici quindi ha un problema) vale per tutti?

Ancora oggi, a volte, a 44 anni quando prendo posizioni differenti dagli altri, vado un pò in sofferenza, in quell'antica sensazione così familiare ; mi preoccupo di sembrare "difficile" e temo di sentirmi come mi sentivo da bambina.

Essere se stessi e ed esercitarsi nel mantenere la propria personalità, ascoltandosi e rispettandosi è la strada più solida verso la libertà.

Vi auguro con Amore la strada della libertà; dietro a quel "difficile" c'è un tesoro straordinario, posso assicurarvelo!!

Elena

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