In quale direzione voglio andare?


Definire dove andare, in qualsiasi viaggio, ci consente di prevedere la strada, i mezzi che ci trasporteranno, gli alloggi dove sostare.

Se paragoniamo la nostra vita ad un viaggio, ci viene semplice pensare che se definiamo dove vogliamo andare, possiamo organizzare meglio il nostro tempo, commisurare le energie rispetto al tragitto che vogliamo percorrere, prevedere le soste e quant'altro.

In sintesi, se sappiamo definire i nostri obiettivi, ci risparmiamo molte energie che se ne andrebbero sprecate per reagire agli eventi piuttosto che essere canalizzate per mettere a frutto la nostra creatività e la nostra progettualità.



Il non avere chiaro il percorso ci induce più facilmente a prefigurarci scenari negativi e convinzioni limitanti sulle nostre capacità di intervento sulla realtà e sul nostro avvenire. Molti studi scientifici dimostrano che le nostre convinzioni, positive o negative sono potenti calamite che creano campi di attrazione verso il nostro successo o, viceversa, verso il nostro insuccesso.

 

Per incamminarci nella direzione in cui vogliamo dirigerci è utile farsi prima qualche domanda del tipo:

- chi sono?

- quali sono le mie risorse?

- cosa voglio fare?

- come posso farlo?

- cosa mi serve?

- come penso che mi farà stare la nuova situazione in cui mi troverò?

 

Il passo successivo è quello di impostare un piccolo piano di azione e di incominciare il nuovo cammino, ponsendosi il quesito fondamentale: sono disposto di correre il ricschio di poter fallire?

 

Messi tutti gli atrezzi nello zaino sei pronto per partire per una nuova avventura: la tua, il counselor può essere l'esperto che ti accompagna nel tragitto facendoti scoprire le risorse che non sapevi di avere.

 

Buon cammino.

Elisabetta Ghezzi

 

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