Karl Jaspers

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Karl Jaspers

“Oggi vi sono modi di concepire la biologia veramente grandiosi. La tendenza generale sembra però andare in senso contrario. In tutto il mondo vengono educate persone che sanno moltissimo, che hanno acquisito particolare destrezza ma la cui autonomia di giudizio, la cui capacità di indagare e di sondare i propri malati è minima”. La frase è tratta dal libro di Karl Jaspers “Il medico nell’età della tecnica” e rappresenta lo status attuale della medicina. Il richiamo all’empatia è implicito e forte.

L’analisi empatica di una relazione è fondamentale per interpretare un sintomo. Pensiamo ad esempio all’intensità di un dolore: non possiamo oggettivarla (le scale del dolore hanno un’attendibilità sui generis) ma possiamo renderci conto di quanto incida sul paziente osservando l’espressione del volto, la gestualità, il tono vocale.

 

Jaspers si pone in modo decisamente critico nei confronti della psicologia esplicativa superando la dicotomia tra anima e corpo di concezione Plutoniana. Wittgenstein diceva "Non pensare, ma guarda”. Ricercare le cause dei fenomeni è improduttivo se non si osservano, come Husserl insegna, i fenomeni per quelli che sono. Occorre dar luogo a quella che Husserl chiamava epoché, sospensione del giudizio. Procedere ad una semplice catalogazione dei sintomi non apre la strada alla comprensione.La storia suggerisce che molti medici del passato  compivano anche studi filosofici. Credo che la filosofia debba far parte del curriculum di studi di un buon medico. Nelle facoltà di medicina ci si occupa marginalmente del senso della malattia che al contrario è fondamentale nel rapporto tra medico e paziente al pari dell’empatia.

Jaspers solleva una critica relativamente al procedimento metodologico della scienza che cerca risposte nella oggettivazione del reale mediante ipotesi di natura matematica. La Persona in tal caso viene  ridotta ad oggetto, cioè ad un qualcosa che può essere studiato dall’esterno. Ma l’uomo non può essere oggettivato in quanto non è un semplice corpo fisico. Occorre comprenderlo dall’interno. E’ qui che Jaspers introduce il fenomeno empatico ed aggancia il pensiero filosofico alla medicina. Una risonanza magnetica ci può mostrare delle alterazioni ma non potrà mai andare oltre, non potrà aprirci lo sguardo sulla soggettività del paziente.  

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