Lo sviluppo professionale del Counsellor


counselor-donnaSono ben note le difficoltà, le diffidenze (che rasentano a volte  il pregiudizio)  riguardo alla professione di Cousellor. Anche in queste pagine si sono sviluppate nel tempo, da colleghi, interessanti riflessioni in merito.

Mentre in altri paesi (europei e non) la figura e la professionalità del Counsellor non sono messe in discussione ed i Counsellor  sono integrati in equipe di lavoro multiprofessionali,  in Enti pubblici e privati che lavorano per il benessere, l’integrazione e lo sviluppo umano, sociale e psicologico delle persone, in Italia questa consapevolezza e questo riconoscimento stenta a decollare.

Così i vari professionisti che con serietà, impegno, lucidità di analisi e consapevolezza della propria area di intervento operano sul campo e  forniscono la loro professionalità, la loro passione per lo sviluppo delle risorse personali, quasi non trovano validi strumenti, contesti e percorsi di sviluppo della professione.

Non parlo delle competenze che io chiamo “operative” ovvero la capacità nella relazione di sviluppo individuale o di gruppo. Per questo vi sono molte buone scuole, associazioni che offrono esperienze valide ed interessanti.

Parlo proprio di competenze di Marketing della professione. Così magari ognuno di noi si affida un po’ a ciò che si legge in giro, o ad esperienze di colleghi.

Per quel che mi riguarda, se dovessi fornire un'esperienza personale nel campo dello sviluppo professionale fornirei questa top ten:

1. Studiare studiare studiare, aggiornarsi e mettersi sempre in discussione. Non sei mai arrivato.
2. Essere se stessi, costruirsi un profilo pubblico il più aderente possibile a quello privato. Fingere non paga.
3. Cercare le situazioni che ti mettono a tuo agio; rivolgersi al target che più ti interessa.
4. Non disdegnare mai una nuova esperienza ed affrontarla con impegno e serietà. Soprattutto essere curiosi di capire in modo umano,  non freddamente intellettuale. Capire senza umanità non ti servirà.
5. Partire dalla fine: come deve essere il mio lavoro? che idea vorrei che gli altri si facessero di me? qual'è la mia caratteristica distintiva? perchè qualcuno mi dovrebbe scegliere? Perchè ho deciso di fare questo lavoro? Qual'è il vantaggio della mia presenza professionale in questo gruppo, per questa persona?
6. Essere pronti alla delusione. non tutto riesce, non sempre veniamo scelti o i nostri progetti sono i migliori. Allora rimboccarsi le maniche e ricominciare.
7. Imparare dagli altri; trovarci dei modelli, degli esempi positivi  e tendere a quelle eccellenze.
8. Identificare almeno un talento che ci riconosciamo e farne la nostra arma segreta e il nostro "motoremotivante" giornaliero.
9. Non prenderci troppo sul serio, utilizzare l’Umiltà intesa come dotazione di punti di forza e aree di debolezza, ed esserne ben consapevoli.
10. Chiedere feedback il più possibile e possibilmente ottenerli.

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