Attenzione parziale


 attenzione parziali

Interessante notare come vi sia stata una ridefinizione dell'apparato cognitivo con l'affermarsi della cultura alfabetica. Se la cultura orale dava importanza a ciò che sentiva, cioè ai racconti orali, la cultura scritta dà valore alla vista, ovvero: è reale ciò che vedo. La domanda nasce spontanea: ma ciò che vedo è reale o no?

Un problema molto sentito nel contesto sociale in cui viviamo è che, soprattutto sui social media, circolano molte "post verità", altrimenti chiamate menzogne, notizie false, "bufale", "fake news" che influenzano sempre più l'opinione pubblica e il confronto politico a livello internazionale e nazionale. Si tratta di fatti totalmente inventati che poi vengono smascherati, ma che al loro apparire godono di un'ampia diffusione e credibilità. Da sempre l'informazione fa circolare notizie false, diffuse e vissute come vere, ma negli ultimi anni è avvenuto un cambiamento importante in quanto a diffondere le post-verità non sono più solo i mezzi di comunicazione istituzionali professionali ma spesso  i nuovi media su impulso di privati cittadini, figure non professionali, capaci di diffondere con facilità e rapidità notizie credibili e difficili da smontare. La novità è costituita dalla rapidità della diffusione dell'informazione e dalla massificazione, ovvero dalla quantità di persone che pubblicano informazioni sul web. Spesso la "bufala"  costruita in modo non professionale risulta agli occhi delle persone più credibile ed accettabile e ciò è reso possibile dalla sfiducia che le persone hanno in generale e anche dal fatto che si è sempre più frettolosi e superficiali nel valutare ciò che si vede e ciò che si legge.

 Negli ultimi decenni, dal punto di vista antropologico si è potuto osservare che le persone si sovraccaricano di informazioni grazie in particolare alla diffusione degli smartphone. Una "costante attenzione parziale" (Contri, 2017) nei confronti di ciò che ci circonda nell'illusione di avere una mente "multitasking", un po' come i nostri computer, dà origine a un comportamento che sempre più spesso interferisce anche nelle attività di relazione e che può divenire patologico. "Nutrirsi soprattutto di frammenti diventa pian piano la condizione quotidiana di chi vive immerso nella costante attenzione parziale"(Contri, 2017). Prestiamo attenzione dunque al nostro comportamento.

In relazione alla sfiducia del mondo interconnesso, dove notizie, fatti e parole corrono e si diffondono con grande velocità, la reputazione di chi comunica è importante ed è per questo motivo che è sempre utile lavorare sulla credibilità di chi parla.

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