Counseling e autostima


 

 

Avere un'alta stima di sé è sentirsi serenamente adeguati alla vita scrive Nathaniel Branden in "I sei pilastri dell'autostima", equivale ad apprezzare i propri pregi ma anche i propri difetti, le proprie risorse così come i propri limiti.

L'autostima è un comportamento appreso e dinamico: evolve nel tempo a seconda delle esperienze, dei contesti e del nostro dialogo interno.

Và coltivata e può aumentare migliorando la nostra assertività, la sicurezza e la fiducia in noi stessi e coltivando uno stile di vita sano.

Infatti, quando ci aspettiamo di avere successo, aumentiamo la nostra efficacia più di quando crediamo di fallire e accettiamo anche gli errori come parte del nostro successo.

Una delle motivazioni più comuni per cui si decide di affrontare un percorso di counseling è lo sviluppo dell’autostima.

Il cliente potrebbe sentirsi inadeguato nell'accettare se stesso, potrebbe avere una scarsa fiducia nelle proprie capacità, la difficoltà ad instaurare relazioni interpersonali oppure amorose e la tendenza a "giocare in difesa".

In queste situazioni, il counselor potrebbe aiutarlo ad aiutarsi a ritrovare l'armonia e a migliorare la qualità della propria vita.

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