Dal tatto al contatto: un viaggio alla riscoperta di sé


Se il tatto è il primo senso a svilupparsi nell’embrione umano, il con-tatto è il primo veicolo di comunicazione affettiva. 

Il tatto ci permette di toccare e di prendere contatto, favorendo la consapevolezza di noi stessi e la percezione del mondo che è intorno a noi. 
Tutte le sensazioni generate attraverso il tatto, vengono rielaborate dalla nostra mente e diventano percezioni, emozioni e sentimenti.
Allo stesso modo, sentimenti, emozioni e percezioni penetrano dentro di noi, lasciando traccia nel nostro mondo interiore.
Per il raggiungimento di un reale stato di benessere non possiamo, per cui, prescindere da una visione olistica dell’essere umano che prenda in considerazione il “tutto”, e cioè la stretta relazione esistente fra corpo emozioni e mente.
 
Nostro malgrado, ci ritroviamo oggigiorno a vivere in una società attenta più al livello di produttività che a quello di benessere. Il risultato è che siamo incredibilmente dominati dalla fretta e sottoposti a continue sollecitazioni esterne (lavoro, famiglia, politica, media, etc.), che generano spesso in noi squilibri psico-somatici e disagi psicologici quali ansia, depressione, stress, etc.
 
In questo contesto diventa, quindi, fondamentale riproporre il valore dell’esserci, del sentire, del contatto fisico ed emotivo come parte fondamentale dello sviluppo armonico dell’essere umano.
E il punto di partenza è quello di riuscire a riappropriarsi innanzitutto della propria identità e del proprio spazio, fisico ed emotivo. 
 
Il Counseling Metacorporeo in questo contesto, si pone proprio questo obiettivo:
Ri-creare uno spazio reale e metaforico in cui
la mente possa svuotarsi,
il corpo possa rilassarsi,
l’emozione possa esprimersi senza giudizio.
 
Compito del counselor metacorporeo è quello di aiutare la persona insoddisfatta a ripristinare una condizione di omeostasi tra emozione e cognizione, un equilibrio più evoluto di quello precedente, grazie al quale si modificano le condizioni per cui si vive il disagio.
Di aiutare in altre parole la persona a recuperare un contatto intimo con se stessa, con la propria autenticità, i propri sentimenti e valori, facendo in modo che si accetti per quella che è.
 
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