Evoluzione Umana

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evoluzione umanaRiflettevo su come è facile intrappolarci negli schemi e nelle strutture, per quanto schemi e strutture siano fondamentali per dare indicazioni, anche se nello stesso tempo possono essere delle trappole. E pensavo anche a quello che è veramente utile a noi che facciamo un corso di questo tipo, in quanto sicuramente noi non ci occupiamo della patologia però dobbiamo saperla riconoscere, proprio per evitare di caderci dentro. Anche questa sarebbe una trappola perché in quanto il counselor cadere nella patologia del nostro cliente significa non segnare il territorio nella modalità che ci è utile in quanto operatori. Pensavo anche che per quanti sforzi noi facciamo a definire un individuo, nel nostro linguaggio, affiora continuamente il senso della separazione tra il corporeo e il mentale, anche se continuamente ribadiamo che questa separazione non esiste, ma di fatto è difficile usare un linguaggio olistico che tiene conto di questa unità nell’essere umano. È proprio la difficoltà verbale di esprimere questo tipo di realtà dell’individuo.

 

Quando penso all’essere umano lo penso e lo sento come un’unità. E quando osservo il corpo di una persona, sempre più osservo l’espressione nel corpo della coscienza di quella persona. O addirittura possiamo dire che, osservando il corpo di quella persona, possiamo comprendere anche che rapporto emotivo ha con la vita e che impostazione mentale ha nei confronti della vita. È come se ci fosse una dimensione unificata tra il modo di pensare, il modo di sentire e la manifestazione corporea che appare come dimensione più evidente dell’insieme di questo modo di sentire e di pensare.  Proviamo ad immaginare che tutte le tappe dell’individuo, quindi dall’intrauterino fino al momento immediatamente precedente alla morte, siano di per sé, e questo è banale dirlo, esperienze fondamentali.


Ogni esperienza fondamentale è inscritta nell’individuo su quattro livelli:

- sul livello fisico, quindi diventa un segno visibile nel corpo;

- a livello emotivo, quindi diventa un segno visibile nelle modalità di risposta emotiva che questa persona avrà;

- a livello mentale, diventa un segno visibile nel tipo di struttura mentale che è collegata alle emozioni;

se osserviamo con attenzione e direi quasi con uno sguardo che parte dalla coscienza del cuore, vediamo che questi segni visibili diventano anche un’imprinting, che può essere anche qualitativo dell’anima di questo individuo.

 

È importante dire questo perché come operatori il nostro scopo è riuscire a tradurre questi segnali corporei, emotivi e cognitivi, e quindi animici per evidenziare le qualità possibili. Il terapeuta lavora con un’attenzione specifica sul disturbo per portare il disturbo, in un processo di trasformazione, ad un livello di armonia e consapevolezza. Già è stato detto più volte come il counselor porta o mette l’attenzione sulle possibili qualità da sviluppare e quindi sulle risorse che possono essere proprio in qualche modo stimolate dalle esperienze negative che l’individuo ha fatto attraversando le varie tappe di sviluppo nella propria vita. Più che parlare delle strutture del carattere, anche se faremo delle osservazioni in merito, cerchiamo di comprendere che cosa fondamentalmente viene toccato nelle varie fasi di sviluppo.

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