Empowerment e motivazione in ambito outplacement: benessere per il lavoro

Inviato da Stefano Agati

empowerment lavoro

CONVEGNO NAZIONALE DEI COUNSELOR CENTRO CONGRESSI “CAVOUR” Roma, 4 ottobre 2014

Relatore Prof. Stefano Agati

EMPOWERMENT E MOTIVAZIONE IN AMBITO OUTPLACEMENT: BENESSERE PER IL LAVORO

 

L’outplacement è quella branca della consulenza delle risorse umane che si occupa di accompagnare le persone in uscita da un’azienda verso nuove opportunità lavorative o professionali. Questo metodo è particolarmente applicabile nella società liquida teorizzata dal sociologo Zygmunt Bauman. Ho assunto a campione del quadro macroeconomico e sociale, la Provincia di Padova, che evidenzia uno stato di emergenza nonostante gli indicatori congiunturali risultino meno pesanti di quelli della media nazionale: trentanovemila disoccupati censiti, un tasso di disoccupazione dell’ 8,7%, e la disoccupazione giovanile al 32,2% (fonte Istat, marzo 2014).

Per uscire dall’emergenza è importante tutelarsi dalle minacce, ma nel contempo sfruttare le opportunità. “Ciò che abbellisce il deserto è che nasconde un pozzo in qualche luogo”. Antonie De Saint Exupery Quali sono le vie? E’ fondamentale individuare i settori in crescita, come le vendite, la grande distribuzione organizzata, l’informatica, le telecomunicazioni, l’ingegneria o l’artigianato di alto livello. E’ necessario pensare alla nuove professioni o a quelle del futuro, come l’agricoltore verticale, il responsabile della gestione della vita digitale, il responsabile smaltimento dati, il consulente della terza età, l’avvocato virtuale o il manager di avatar per l’insegnamento. “Bisogna apprendere a navigare in un’oceano di incertezza, attraverso arcipelaghi di certezza” Edgar Morin

Ma talvolta si naviga con la zavorra, come quando si perde la sicurezza e si sperimenta, dopo anni di agonia lavorativa, il senso di tradimento degli amici che si sono salvati, il non avere più lo stipendio, il timore di “non essere più capace”, la frustrazione di stare a casa e larabbia che si scarica dove non dovrebbe (Cirri, 2013). E’ proprio allora che bisogna saper utilizzare metodi e strumenti finalizzati al benessere sullavoro: l’outplacement che si occupa di accompagnare la persona in uscita da un’azienda verso nuove opportunità lavorative o professionali e l’empowerment, che rappresenta il potere personale, la forza che è dentro di noi.

L’empowerment è un percorso dinamico che sostiene l’emancipazione attiva dei soggetti rafforzando l’autostima e il sentimento di sé sviluppando autonomia, auto responsabilizzazione e libertà di scelta. L’empowerment può essere inteso sia come processo che come prodotto. E’ un processo di sviluppo intenzionale, per superare la condizione di impotenza, per riconquistare il potere personale, la capacità di agire e consolidare la struttura identitaria (Gualandi, 2009).

Passa attraverso il potenziamento della competenza professionale (conoscenze, abilità, risorse e caratteristiche personali). L’empowerment diviene prodotto nel senso del risultato del processo stesso:il nuovo sapere, saper fare, saper essere. Concludendo l’empowerment rappresenta l’esito evolutivo raggiunto da una persona, attraverso un percorso di apprendimento o esperienze nelle quali ha potuto sperimentare un senso di forza e di capacità per agire e per andare verso il raggiungimento dei propri obiettivi (Gualandi, 2009).

 

BIBLIOGRAFIA GALLINO LUCIANO, Lo scandalo del lavoro precario, Edizioni Laterza, Roma, 2014 CIRRI MASSIMO, Il tempo senza lavoro, Feltrinelli Editore, Milano, 2013 GUALANDI ANTONELLA, Ricerche di Pedagogia e didattica (2009), 4, 2, Didattica e nuove tecnologie

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