La via dell'Eccellenza


Il desiderio di perfezione è più comune di quanto si possa pensare.
L’essere perfetti è una richiesta che spesso arriva da lontano, dalle nostre origini, e un bisogno che si evolve e ci accompagna come un’ombra in ogni relazione sociale che stabiliamo durante la nostra vita (scolastica, lavorativa, amicale, familiare, etc.).
Molti di noi però inseguono questo ideale senza sapere nemmeno bene cosa sia e cosa rappresenti per l’inconscio.

 

PERFEZIONE = caratteristica di ciò che è perfetto, che è portato a compimento in tutte le sue parti; lo stato di ciò che è senza difetti, che non può essere migliorato.


Da questa definizione, possiamo comprendere che mirare alla perfezione personale è assolutamente illusorio. Essa non esiste, perché non può, per sua natura, essere raggiunta.

L’essere umano, d’altronde, non è un numero perfetto.

 

 

Quando ci mettiamo alla sua ricerca seguiamo, un parametro assoluto e rigido, e il nostro sguardo è rivolto esclusivamente al risultato; un risultato che non può che essere uno e uno soltanto, vale a dire PERFETTO.

Questo modo di affrontare le cose, è naturale quindi che crei in noi, sentimenti di disistima, di rabbia e di vergogna. Ogni insuccesso viene vissuto a livello più o meno conscio, come un irreparabile fallimento emotivo, generando ansia e frustrazione.

La domanda allora è: come possiamo cambiare questo stato di malessere?

Innanzi tutto, individuando e quindi divenendo consapevoli di alcuni segnali che sono riconducibili ad un insano concetto di perfezionismo; per esempio, la necessità di controllo, la necessità di avere approvazione dall’esterno, l’incapacità di accettare l’errore, l’eccessiva intransigenza, o l’insoddisfazione continua del risultato ottenuto.

In secondo luogo, trasformando il nostro modo di percepire gli eventi e le nostre imprese. Se invece di impegnarci nel raggiungere la perfezione ci impegnassimo infatti a raggiungere l’eccellenza, cosa vorrebbe dire per noi?

ECCELLENZA = il più alto livello qualitativo raggiungibile.

Tendere all’eccellenza significa agire cercando di fare e di dare il meglio di sé in ogni circostanza, seguendo aspettative realistiche e attingendo a tutte le proprie potenzialità, fisiche, emotive e mentali.

Vivere puntando all’eccellenza vorrebbe dire quindi vivere con disciplina, ma anche con flessibilità, libertà interiore e passione.

 

L’eccellenza è un viaggio verso il miglioramento che dura tutta la vita. Essa non si focalizza sulla meta, ma sul percorso. L’eccellenza include per cui anche l’errore, inteso non come sconfitta ma come risultato su cui lavorare per raggiungere standard qualitativi più elevati.

Ecco che, facendo nostra questa sana e costruttiva tensione verso l’eccellenza, avremo quindi l’opportunità di liberarci dal pensiero ossessivo di “essere perfetti” e di aspirare a vivere un'esistenza piena, in Armonia e Benessere.

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